Un grande mobilitazione da parte delle comunità della Valle dell’Aso: domani mattina a Force, dalle 10, in contrada San Salvatore, al piazzale antistante la Cavalm (Ex Pesclaudio). Da lì partirà il corteo di trattori, istituzioni, associazioni e cittadini verso la zona in cui è prevista la realizzazione del sito, in contrada San Salvatore di Force per ribadire il dissenso al biodigestore di prossima realizzazione. Un’opera, questa, che secondo i manifestanti andrebbe a danneggiare l’intera vallata. Il tema è quello dell’insediamento di un impianto di produzione di biometano tramite fermentazione dei rifiuti organici nella Vallata dell’Aso. La discussione va avanti da anni tra proteste da parte della popolazione e dei sindaci, nonché le prese di posizione di vari enti. E numerose sono state le sollecitazioni già presentate alla Provincia di Ascoli dall’intera comunità interessata, che nel tempo non hanno mai avuto risposta. Hanno aderito alla mobilitazione i primi cittadini di Altidona, Campofilone, Carassai, Comunanza, Lapedona, Montalto, Montedinove, Montefalcone Appennino, Montefiore, Montelparo, Monterinaldo, Monterubbiano, Monte Vidon Combatte, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Rotella e Santa Vittoria in Materano. Mentre i cittadini della Valdaso si mobilitano, quelli di Appignano Castel di Lama e Ascoli si chiedono il perché sulla costruzione del biodigestore a Relluce non ci siano la stessa sensibilità e lo stesso impegno? Gli unici che sono rimasti a lottare sono i sindaci Sara Moreschini e Mauro Bochicchio, insieme ad un nutrito gruppo di irriducibili, che da anni sottolinea che il sito di Relluce ha esaurito il suo scopo e che è auspicabile trovare un’altra area, non solo per la ridistribuzione dei carichi ambientali.
"No alla Valle dell’immondizia, uno slogan che ha fatto la storia in Vallata – è il commento dei cittadini–, ci siamo sacrificati per anni, a Relluce sembra che tutto sia possibile, come se i cittadini che abitano a ridosso della discarica non contino nulla. Paghiamo le tasse come tutti gli altri e abbiamo gli stessi diritti".
I residenti non si arrendono e ribadiscono il loro no a sfruttare ulteriormente la discarica di Relluce. Il sindaco di Appignano Sara Moreschini ha spiegato: "Nell’assemblea dell’Ata abbiamo ottenuto un rinvio dell’approvazione del piano d’ambito. Ci sono un mucchio di criticità e una di queste è vasca 7 di Relluce, con cui stanno svuotando un nuovo pezzo di versante (da riempire di rifiuti) e con l’argilla di scavo stanno creando due nuove colline di argilla pura, impermebilizzando sostanzialmente centinaia e centinaia di metri quadri di superficie di suolo".