"Il fallimento Centro Adriatico" Ora Confindustria guarda avanti

Per gli industriali piceni "l’obiettivo è di tornare a dialogare e collaborare con le altre associazioni regionali"

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Al neo presidente Simone Ferrarioli, giovane imprenditore sambenedettese a capo di una serie di realtà che operano nel settore della sanità privata, spetterà il compito di iniziare una nuova fase per l’associazione degli industriali Piceni che intendono lasciarsi definitivamente alle spalle l’esperienza di Confindustria Centro Adriatico. Una fase storica che è stata duramente stigmatizzata dal vice presidente di Confindustria nazionale Alberto Marenghi il quale dopo aver portato, nel corso dell’assemblea elettiva, il saluto del Presidente Carlo Bonomi ha ringraziato il comitato di reggenza per l’importante e impegnativo lavoro svolto.

L’opinione dei vertici di Confindustria nazionale espressa nel corso dell’assemblea che si è svolta al Palariviera di San Benedetto è stata così sintetizzata in una nota diffusa da Assindustria Ascoli: "il termine dell’esperienza di Centro Adriatico, pur se critica e ascrivibile a fallimento per Confindustria, deve far riflettere e deve essere di monito per guardare al futuro con maggior responsabilità e con l’obiettivo di tornare presto a dialogare e collaborare con le altre associazioni regionali".

L’assemblea ha segnato il passaggio di consegne dunque tra il comitato di reggenza, guidato da Francesco Gaspari insieme a Massimo Andreani e Valentino Fenni, che in questi ultimi mesi aveva facilitato la ricomposizione degli organi ormai decaduti e che vede la grande soddisfazione anche di Confindustria, che ha seguito da vicino questo percorso e la nuova governance.

Ora spetterà al presidente Ferraioli dare un nuovo futuro all’associazione confindustriale picena insieme alla sua squadra composta dai vice presidenti: Roberta Faraotti, Giovanni Rossi e Gianni Tardini. L’assemblea ha anche nominato i dieci consiglieri che saranno Massimiliano Bacchetti, Salvatore Cavallo, Marcello Ciotti, Alessandro Fiorilli, Massimo Forlì, Marco Frittoli, Gianni Giacobetti Travaglini, Gianluca Lelii, Paolo Lucci e Alessandro Spadaro. Eletti anche gli otto probiviri: Giacinto Alati, Stefano Cappelletti, Longino Carducci, Enrico Ciccola, Angelo Davide Galeati, Silvio Meletti, Domenico Sacconi e Raffaele Speranza e il collegio dei cinque revisori contabili: Maddalena Ciancaleoni, Sirio Salvucci e Carlo Sansonetti come effettivi mentre Massimiliano Filiaggi e Rolando Viozzi supplenti.

Vittorio Bellagamba