Il festival del fumetto: "Così Paperino festeggia i 90 anni"

Parla Giampaolo Soldati: "Ogni personaggio ha la sua storia"

Il festival del fumetto: "Così Paperino festeggia i 90 anni"

Giampaolo Soldati è un fumettista di Genova che dal 1994 si dedica al disegno di Paperino

"Tre giorni ricchi e ’indisciplinati’" sono quelli che Elisabetta Sgarbi, ideatrice e direttrice del festival del fumetto ’Linus’, promette al pubblico. Per l’occasione sul palco anche Giampaolo Soldati, fumettista Disney, insieme a Alex Bertani direttore editoriale di Topolino, per celebrare il 90esimo anniversario del personaggio iconico di Paperino.

Sodati, Paperino è un personaggio da bambini?

"Paperino nasce come personaggio rivolto ai bambini, ma poi questi personaggi sono entrati nel nostro immaginario e sono letti e piaciuti da tutti. Si tratta di libri che hanno diversi strati di lettura, con impatti diversi: un livello semplice per bambini ma anche con un livello più articolato per gli adulti. Consideriamo che ogni personaggio Disney ha una caratterizzazione articolata e per questo hanno spazio di interpretazione".

Il suo fumetto preferito?

"Da bambino divoravo tanti fumetti diversi, ne ho letti tantissimi e ho sempre guardato un po’ tutto con l’occhio del disegnatore".

Quando ha deciso di diventare fumettista?

"Sono stato fumettista da sempre, disegnavo pagine poi cucite da mia madre e vendute a mio padre. Finite le scuole artistiche è nato il mio lavoro vero e proprio. In quegli anni, i primi anni 90, c’erano meno mezzi e con la cartellina si bussava alle redazioni. Se il prodotto era interessante, non perfetto, c’era predisposizione a seguire gli artisti. Eravamo in meno, ora c’è più quantità quindi meno tempo per dedicarsi alle persone, si ha meno calma".

Ha un consiglio per chi vuole avvicinarsi a questo mondo?

"I consigli sono sempre gli stessi: impegnarsi, cercare di lavorare tanto perché la concorrenza è sempre più spietata. Ci vuole capacità di ascoltare. Quando vengono rifiutati i lavori se c’è una bocciatura c’è anche un motivo, bisogna essere autocritici. C’è sempre tanto da imparare però con costanza le cose vengono da sole. E poi ci vuole un po’ di fortuna".

Ottavia Firmani