
Il dottor Domenico D’Elia (a destra) durante l’iniziativa in città
Ascoli, 23 gennaio 2025 – Dottor Domenico D’Elia, è stato lei nel marzo scorso a individuare l’aneurisma dell’aorta, permettendo così di salvare la vita a questo signore. Quanto è importante sottoporsi agli esami, preventivamente, anche se talvolta possono sembrarci banali?
"Oserei dire che è fondamentale. Perché, come dimostra anche questa bella storia, si possono evitare conseguenze che altrimenti sarebbero irrimediabili. L’attenzione nei confronti della prevenzione, purtroppo, viene spesso lasciata da parte. Non ci si pensa, o comunque si dà per scontato il fatto di star bene. Ma ci sono segnali, per la nostra salute, che non riusciremmo mai a scovare se non ci sottoponiamo, periodicamente, agli screening. Anche gli esami apparentemente più banali, infatti, possono salvare delle vite".
Qual è dunque il suo messaggio, soprattutto nei confronti di chi prende tutto in maniera superficiale?
"Il consiglio è di sottoporsi, ogni tanto, a qualche controllo. Magari approfittando anche di iniziative come quella che è stata svolta ad Ascoli, che consentono di farlo in maniera gratuita. Anzi, il fatto che non si debba pagare rappresenta sicuramente un motivo in più per non perdere l’occasione di farsi visitare. Le diagnosi precoci, ormai, sono fondamentali per prevenire gravi conseguenze o, se non altro, per correggere i propri stili di vita".
Le è capitato altre volte di scoprire, da un semplice screening, che un paziente aveva una situazione preoccupante?
"Sì, spesso. Poco tempo fa, ad esempio, una donna molto giovane ha scoperto di avere un tumore renale, durante un controllo a Siena. Se non si fosse sottoposta a questa visita, probabilmente, non l’avrebbe mai saputo e non avrebbe mai cominciato il percorso di cura che invece poi le è stato predisposto".
Quindi cosa deve fare un cittadino? A chi deve rivolgersi se vuole prevenire?
"E’ sufficiente rivolgersi al proprio medico di famiglia, chiedendogli di voler effettuare uno screening. Poi sarà lui a indirizzare il paziente verso la struttura apposita. Inoltre, è importante tenere sotto controllo le varie iniziative che si svolgono in città proprio nell’ambito della prevenzione, perché spesso consentono di sottoporsi ai test in modo gratuito".
Tornerà ad Ascoli?
"Sì, certo. E la prossima volta vorrei organizzare degli screening nei paesi di montagna, dove le persone hanno magari meno opportunità per quanto riguarda la prevenzione".