Il patto Ast-sindacati. Dagli arretrati agli incarichi:: "Adesso inizia una nuova fase"

Soddisfazione nelle Rsu: "Ma in ballo ci sono ancora altre questioni significative". La direzione esulta: "Grande risultato raggiunto. Ecco cosa riusciremo a fare adesso".

Il patto Ast-sindacati. Dagli arretrati agli incarichi:: "Adesso inizia una nuova fase"
Il patto Ast-sindacati. Dagli arretrati agli incarichi:: "Adesso inizia una nuova fase"

Dal pagamento della produttività allo sblocco dell’attribuzione degli incarichi di funzione, si è concluso con un accordo raggiunto tra le parti l’incontro svoltosi ieri, all’ospedale ‘Mazzoni’, tra le organizzazioni sindacali del comparto e la direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. "La Rsu insieme a Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl salute – dice Giorgio Cipollini della Cisl –, quindi a maggioranza assoluta dell’organismo, hanno approvato la ripartizione delle risorse decentrate relative agli anni 2021, 2022 e la preintesa per il 2023. Per noi è l’avvio di una nuova fase che deve vedere attraverso la contrattazione la risoluzione delle problematiche che investono il personale dipendente. Contiamo, con la firma di questo accordo, di far pagare ai dipendenti, nel mese di ottobre, la produttività relativa al 2021 e al 2022, e al 50% del personale in possesso dei requisiti le progressioni economiche orizzontali. Inoltre, con questo accordo si sblocca, dal punto di vista amministrativo, l’attribuzione degli incarichi di funzioni. Per noi del sindacato confederale è un primo successo, un traguardo significativo".

Cipollini sottolinea, però, come all’appello manchi la soluzione di altre problematiche, non meno importanti per i lavoratori del comparto dell’Ast di Ascoli. "In ballo ci sono altre questioni ugualmente significative – continua il rappresentante della Cisl –, come i tempi di vestizione che comportano un onere per l’azienda di alcuni milioni di euro, il pagamento delle festività infrasettimanali, il buono mensa e la definizione della dotazione organica. Contrariamente a quello che pensa la parte pubblica, riteniamo che quella attuale sia insufficiente per garantire adeguatamente tutti i servizi sanitari. Questo deve comportare un maggiore stanziamento da parte della Regione a favore dell’Ast di Ascoli".

Parla di un grande risultato raggiunto la direzione dell’Ast di Ascoli. "Su proposta dell’Ast è stata siglata – fa sapere la direzione – la bozza del contratto collettivo integrativo del triennio 2021-2023, che consentirà di poter erogare, una volta approvato dal collegio sindacale, gli emolumenti relativi alla produttività 2021-2022, le Peo 2021-2022, il festivo infrasettimanale 2022-2023, mediante l’utilizzo delle disponibilità residue dei fondi contrattuali degli anni pregressi. Inoltre si potrà procedere alla attribuzione degli incarichi di funzione del personale sanitario, tecnico e amministrativo, sulla base delle procedure di selezione espletate nel 2022. In questo modo si potranno garantire alle strutture sanitarie livelli di responsabilità e coordinamento vacanti da diversi anni".

Lorenza Cappelli