Il patto tra Acquaroli e Marsilio "Sfide comuni per le nostre regioni"

Il governatore delle Marche: "Le nostre piccole dimensioni possono essere un limite che va però superato stringendo rapporti e lavorando insieme come stiamo facendo su A14, statale, turismo e università".

"Questo ponte ciclopedonale che speriamo di realizzare in vista dell’estate 2024 è importante non solo a fini turistici, ma anche per il congiungimento di due territori, per incrementare le rispettive competitività, per i servizi che ne possono derivare". Questo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ieri a Martinsicuro dove è stato presentato il progetto del collegamento che attraverserà il fiume Tronto unendo Marche e Abruzzo ed in particolare Martinsicuro e San Benedetto. "Non possiamo vivere a compartimenti stagni ed è giusto che le regioni e i territori dialoghino come stanno facendo Marche e Abruzzo per cercare dci crescere. Le nostre piccole dimensioni – ha aggiunto Acquaroli – possono essere un limite che va però superato stringendo rapporti e lavorando insieme".

Marche a Abruzzo sono impegnate su più fronti. "Lavoriamo insieme sull’A14, sulla statale Adriatica sul sistema autorità portuale e il turismo, le università che dialogano. I confini – ha detto ancora Acquaroli – sono ormai solo istituzionali; con il presidente Marsilio ci sentiamo quasi quotidianamente per mettere in campo una strategia collettiva". Il progetto definitivo passa ora all’approvazione della conferenza dei servizi. E’ stato però preceduto da polemiche sulle quali il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ieri si è soffermato, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. "Attendevamo che la Regione Marche completasse la progettazione per poter andare avanti. Nessuno – ha assicurato – ha mai messo in discussione la realizzazione del ponte e ciò non è mai stato in pericolo. Chi ha manifestato armato di vernice e stoffa sul Tronto lo ha fatto solo a fini propagandistici. Il lavoro è infatti sempre andato avanti. I fondi ci sono: la Regione Abruzzo – ha spiegato Marsilio – ha fatto solo un passaggio contabile e amministrativo alla fine dello scorso anno, perché l’iniziale cronoprogramma prevedeva la possibilità di raggiungere la gara e le obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre. Poi l’incremento prezzi e gli adeguamenti progettuali hanno portato la Regione Marche a modificare il cronoprogramma, ma sempre in accordo con noi. Il finanziamento per la parte abruzzese che aveva un termine perentorio al 31 dicembre lo abbiamo semplicemente spostato per il Giro d’Italia: la fonte di finanziamento per il ponte adesso avviene attraverso i fondi destinati all’Abruzzo per il completamento della ciclovia adriatica nazionale di cui il ponte sul Tronto è uno dei progetti più rilevanti".

Peppe Ercoli