Il Pd attacca: "Ultimi in Italia per numero di prime dosi"

La Regione nel mirino: "Abbiamo scritto al ministro Speranza e al commissario Figliuolo, serve un’attenzione particolare per le Marche"

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"Ultimi in Italia per numero di persone vaccinate con la prima dose": il dato della Fondazione Gimbe riferito alle Marche (4,8%, che sale al 6,9 se si considerano entrambe le dosi) è stato preso come base dagli esponenti del Pd per criticare la gestione di questa fase dell’emergenza da parte della Regione. Anna Casini, consigliere e vicecapogruppo del Pd a palazzo Raffaello, ha spiegato: "Abbiamo dato disponibilità a lavorare con la maggioranza, anche in considerazione del grande lavoro fatto nello scorso anno di fronte a una pandemia sconosciuta, ma non è stata raccolta. Ora abbiamo scritto al ministro Speranza e al commissario Figliuolo per evidenziare le problematiche rispetto alla situazione dei vaccini e dell’organizzazione in generale, chiedendo un’attenzione particolare per le Marche". Manuela Marcucci, responsabile Circolo sanità del Pd, e Angelo Procaccini, segretario comunale dem, hanno evidenziato la difficile situazione a livello regionale e locale, con quest’ultimo a sollecitare il sindaco Fioravanti: "Chiedo a lui cosa pensa della sanità attuale, visto che lo scorso anno era molto attivo su questo tema e ora no. Gli chiediamo di farsi sentire per tutelare le persone fragili". Luciano Agostini ha poi rincarato la dose sulla questione delle categorie vaccinate: "Siamo ultimi per vaccinazioni e tra i primi alla voce ‘altro’ rispetto al piano nazionale vaccinale: cosa significa? Deve valere la legge, che è data dal piano vaccinale. Se c’è, come noi sospettiamo, chi non ha rispettato il piano, allora gli organi competenti devono intervenire per fare luce su questa vicenda. Nei Paesi europei dove si è fatta la prima dose la curva della mortalità è scesa. Possiamo aver guadagnato qualche posizione con la seconda dose, ma essere ultimi con la prima significa avere morti". Sul punto è intervenuta anche Anna Casini: "Le 20mila dosi di Pfizer somministrate nella prima fase a non sanitari a chi sono andate? Nelle linee guida c’è scritto che andavano vaccinati medici, infermieri, Oss e coloro in prima linea sul fronte sanitario: dubitiamo siano 20mila e temiamo che queste dosi siano state sottratte agli anziani". Il capogruppo in consiglio comunale, Francesco Ameli, ha concluso: "Siamo ultimi per popolazione che ha ricevuto la prima dose e tra i primi per occupazione delle terapie intensive: questo doppio dato deve essere ribaltato il prima possibile ma se la situazione è questa non riusciremo a farlo".

Daniele Luzi