
di Peppe Ercoli
Estate 2024. E’ questo l’obiettivo, o forse è meglio dire in questa fase "sogno" del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del suo omologo abruzzese Marco Marsilio riguardo la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto di cui ieri è stato presentato il progetto a Martinsicuro. Il cronoprogramma ambisce a fare la gara d’appalto entro il 2023 per tentare di rendere disponibile l’opera per la stagione turistica del 2024. Difficile ma non impossibile.
Il collegamento ciclopedonale e i percorsi ciclabili a questo connessi sono parte della Ciclovia Adriatica, quale itinerario cicloturistico interregionale, della lunghezza di circa 1.100 Km, fiancheggiante la costa Adriatica, da Chioggia fino al Gargano, appartenete al Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (Snct). La realizzazione dell’infrastruttura ciclabile che, costerà circa 3,5 milioni di euro a carico delle Regioni Marche e Abruzzo, consentirà il collegamento, attraversando il fiume Tronto, dei tronconi delle ciclabili litoranee (esistenti eo in corso di completamento) sulle due sponde del fiume. In sponda destra, nel Comune di Martinsicuro, la ciclovia, già esistente, percorre il lungomare cittadino fino alla foce del fiume, per poi risalire sulla sommità dell’argine verso ovest, dove si collegherà con il nuovo attraversamento fluviale.
In sponda sinistra, nel Comune di San Benedetto, il collegamento fluviale si congiungerà al tracciato rurale, di prossima realizzazione, previsto all’interno della Riserva naturale della Sentina, a sua volta collegato con i percorsi, anche questi già esistenti, presenti sul lungomare di San Benedetto. Le pile, a sezione ellittica, per ridurre la resistenza idraulica, saranno in calcestruzzo. Il ponte sarà realizzato in acciaio di elevata durabilità, zincato e verniciato, con struttura assemblabile per conci e successivamente, qualora necessario, disassemblabile.
Tale schema consente una notevole flessibilità, in caso di future modifiche-prolungamenti del ponte, eventualmente necessarie per ragioni di sicurezza idraulica. Inoltre, tale scelta tipologica, consente lavorazioni con minor livello di disturbo per l’ambiente in fase di montaggio e varo. I parapetti saranno anch’essi in acciaio verniciato. La pavimentazione del ponte sarà a doghe di legno trattato, proveniente da piantagioni certificate. La pavimentazione delle rampe di accesso sarà in terra stabilizzata. Per la fondazione della ciclovia si utilizzeranno materiali provenienti dagli scavi di fondazione eo riciclati provenienti da demolizioni. Il progetto è stato consegnato il 17 marzo scorso; l’ufficio sta verificando gli elaborati e predisponendo la documentazione per l’indizione della Conferenza dei Servizi per l’approvazione definitiva.