
In tanti ieri alla conferenza per il nuovo ospedale
"Solo la progettazione del nuovo ospedale ha il valore di nove milioni di euro". Nardo Goffi, dirigente del Dipartimento Infrastrutture della Regione Marche, ha illustrato nel dettaglio le motivazioni e i criteri che hanno portato alla definizione del progetto della struttura che sorgerà nel quartiere di Ragnola. Il quadro tecnico delineato è frutto di un percorso articolato, che punta a realizzare una struttura moderna, efficiente e capace di evolversi nel tempo. "Nelle fasi in cui siamo, la Regione ha predisposto un documento per la progettazione e ha finanziato questa fase. Siamo ora in fase di predisposizione della gara. Occorre rendersi conto che solo la progettazione vale 9 milioni di euro", ha sottolineato. Secondo quanto illustrato dal dirigente, la decisione di costruire un nuovo ospedale è nata dalla constatazione dei limiti strutturali dell’attuale Madonna del Soccorso.
"Si è deciso di fare un ospedale nuovo perché quello attuale che tutti noi conosciamo è una struttura che non ha potenzialità di crescita. Non ci sono più spazi e si trova all’interno della città, con delle difficoltà anche per quanto riguarda il reperimento dei parcheggi", ha dichiarato. Il nuovo complesso sorgerà in un’area di 15 ettari a Ragnola, individuata e proposta dall’amministrazione comunale. "La localizzazione è stata condivisa con il Comune – ha spiegato – e si tratta di una zona ben collegata, dotata di altri servizi pubblici e con una serie di aspetti infrastrutturali nettamente migliori e più facilmente gestibili rispetto alla situazione attuale". Particolare attenzione è stata posta alla flessibilità progettuale e all’accessibilità. Goffi ha evidenziato come l’obiettivo sia creare una struttura capace non solo di rispondere alle esigenze sanitarie odierne, ma anche di evolversi in futuro. "Oltre all’aspetto tecnologico, c’è una necessità di realizzare una struttura che abbia una migliore accessibilità, più parcheggi e possibilità di essere flessibile e, all’occorrenza, di poter crescere". L’area scelta, seppure incastonata in una area fortemente trafficata e urbanizzata, è più esterna rispetto a quella dell’attuale nosocomio e ciò consentirà uno sviluppo più agevole e ordinato. Inoltre, ha sottolineato Goffi, la zona si trova in prossimità della linea ferroviaria. Un dettaglio non secondario: "Non si esclude che un domani, all’occorrenza, in quella zona possa nascere una ulteriore fermata del treno".
Emidio Lattanzi