Ci sono due lancette, sul lungomare sud della riviera, che aspettano di essere salvate. Entrambe versano in cattive condizioni e perciò vengono trasferite dal luogo in cui erano state posizionate, vale a dire il tetto del Circolo Ragn’a Vela. Una di loro verrà immediatamente restaurata, mentre per l’altra bisognerà attendere l’arrivo di nuovi fondi. La si potrebbe definire una storia a lieto fine, al cui epilogo la Inim Electronics si è ritagliata un ruolo di assoluto protagonista: la società di Monteprandone infatti coprirà il costo per il recupero della ‘Pupina Serena’. "Tutto è nato nel momento in cui ho ascoltato la richiesta pervenuta da Silvio Piergallini, socio del Circolo Nautico, che esortava il Comune a recuperare le lancette - spiega il consigliere Domenico Novelli (Centro Civico Popolare), che ha seguito in prima persona l’iniziativa - Poi abbiamo trovato degli sponsor e questo testimonia che a San Benedetto c’è ancora molta gente che crede nella sinergia tra pubblico e privato. Attualmente queste due imbarcazioni sono ricoverate nel cantiere del maestro d’ascia Federico Ascolani: per l’estate ne avremo riposizionata almeno una. Speriamo che l’inaugurazione ci sia anche prima, magari a Pasqua". Per il restaurare la ‘Pupina’, Inim dovrà investire 5mila euro, mentre l’intervento sulla ‘Nziatin’’, che è messa peggio, si prospetta ben più oneroso ed è ancora tutto da valutare. "I veri protagonisti dell’operazione sono i cittadini che hanno promosso l’iniziativa - aggiunge Baldovino Ruggieri, presidente della Inim - noi abbiamo solo accolto con gioia la richiesta di un consigliere comunale. Con questa iniziativa restituiamo dignità ad un luogo stupendo del nostro panorama. Questo è un pezzo di storia cittadino: tante sono le professionalità di chi le faceva e di chi le manteneva. Il progresso ha soppiantato tante cose, ma questa è stata un’attività importantissima per il nostro territorio". "Queste lancette erano in pessime condizioni, ma oggi non possiamo che essere contenti – commenta il sindaco Spazzafumo - L’entusiasmo che stiamo trasmettendo ai privati è tale che anche essi si sentono protagonisti". Come spiegato dalla dottoressa Anna Marinangeli – servizio Cultura e Turismo – le lancette, una volta sistemate e riposizionate nel luogo d’origine, entreranno a far parte della grande famiglia del Museo del Mare. Infine, un’interessante iniziativa viene suggerita da Camillo Carminucci: il presidente del Circolo Ragn’a Vela consiglia di commissionare al maestro Ascolani la costruzione di una lancetta ex novo sulla base dei disegni degli anni ’20. Giuseppe Di Marco