Il ricamo ambasciatore del territorio

I lavori dell’associazione ‘Il filo che conta’ fanno il giro del mondo. Trasatti: "Presto una mostra a Fermo".

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Un filo che racconta storie, tiene insieme le emozioni, costruisce magie. Si chiama "Il filo che conta" l’associazione fermana che da 18 anni promuove la ricerca, lo studio e la salvaguardia del prodotto tessile regionale, la sede è oggi in quella che è stata la scuola dell’infanzia comunale, in largo della Ricostruzione, una settantina le socie di tutta la regione che si ritrovano per ricamare, confrontarsi, imparare sempre cose nuove. La maestra di tutti è la veterana Maria Rita Faleri, il suo volto e i suoi lavori figurano sulle riviste di settore più importanti al mondo, lo scorso anno ha portato la sua profonda esperienza fino in Corea del sud.

"Nel 2019 alcune maestre di ricamo di Seoul sono venute in Italia per migliorare le loro competenze – racconta la stessa Maria Rita Faleri –, cinque di loro mi hanno poi proposto di andare in Corea per tenere un corso da loro e anche allestire una mostra. Nel luglio dello stesso anno ho tenuto un corso con quarantacinque allievi, col supporto dell’istituto italiano di cultura a Seoul, poi diffuso sui social con grande rilevanza. Una avventura di una settimana che mi ha molto arricchito, le riviste di settore hanno dato ampio risalto a quell’evento. Per noi è stata un’occasione straordinaria per portare il nome delle Marche e di Fermo in giro per il mondo". Il ricamo dunque che si fa ambasciatore di cultura e di bellezza. Le signore del filo che conta si ritrovano in sede ogni giovedì e periodicamente organizzano corsi di formazione per esterni e per soci, per scoprire nuovi stili o migliorare il proprio.

"Siamo sul territorio da 18 anni e abbiamo partecipato a circa 50 eventi in tutta Italia, a Fermo abbiamo vissuto momenti di grande livello, a Palazzo Paccarone, alle Piccole cisterne, a Villa Vitali, alle cisterne Falconi. Il nostro obiettivo è far capire che le Marche, come l’Umbria, hanno una tradizione enorme nell’arte del ricamo e del tessile, lo facciamo coi nostri lavori, con stili unici e particolari". Il sogno è quello di vivere una mostra da protagoniste, magari a Palazzo dei Priori, per far capire davvero quanta bellezza c’è nel lavoro femminile che si fa in punta di ago: "Facciamo cultura veramente, li studiamo i ricami, ci chiedono dei consigli da ogni parte d’Italia. Il nostro obiettivo è allestire una mostra importante a Fermo , abbiamo delle cose meravigliose e ci serve un posto prestigioso".

Il sindaco Paolo Calcinaro ha parlato di una esperienza importante, perché non si perdano le tradizioni e ci sia voglia di incontrarsi: "Oggi è più significativo che mai portare avanti un pezzo di storia e dei nostri valori. Sono molto contento di questo impegno, organizzeremo ancora cose bellissime insieme". L’assessore alla cultura Francesco Trasatti parla del lavoro immenso di tutti quanti, ricco di passione, competenza e professionalità: "Credo che avremo modo di valorizzarlo. Lavoreremo su una mostra, abbiamo piacere di dare spazio a queste realtà. È il racconto di una storia, del nostro territorio e delle sue tradizioni che rientra benissimo nel nostro essere città Unesco dell’apprendimento".

Angelica Malvatani