Il rientro dei prof no vax: ma non possono insegnare

Dal supporto alla didattica all’attività di messa in rete delle biblioteche, le scuole cittadine si sono organizzate per il ritorno in presenza dei docenti

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Dal supporto alla didattica all’attività di messa in rete delle biblioteche, le scuole cittadine si sono organizzate per il ritorno in presenza dei docenti non vaccinati contro il Covid-19 che dal primo aprile, e dunque da ieri, possono rientrare nei plessi, ma non nelle classi con gli studenti. Il Decreto sul superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia dopo la fine dello stato di emergenza (terminato il 31 marzo), dispone infatti che "fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico e che la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. In caso di inosservanza dell’obbligo vaccinale il personale docente ed educativo non adempiente sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica. Non andrà, dunque, in classe".

Nelle scuole ascolane, dal ciclo primario a quello secondario, di professori sospesi perché non immunizzati contro il Sars-Cov-2 che da ieri sono rientrati e sono stati impiegati nello svolgimento di mansioni diverse da quelle dell’insegnamento diretto con gli studenti, ce ne sono pochi. Devono comunque essere in possesso del Green pass base (con tampone da effettuare ogni 48 ore) e il loro reintegro è di 36 ore settimanali. "Dovendo utilizzarli per attività di supporto della scuola – dice il dirigente dell’istituto d’istruzione superiore ‘Fermi-Sacconi-Ceci’, Ado Evangelisti – li abbiamo impiegati nel lavoro di messa in rete delle biblioteche delle sedi della scuola. Sia l’Ufficio scolastico regionale, sia il Ministero dell’istruzione, ci hanno comunicato che questi professori possono rientrare con 36 ore settimanali. Abbiamo dunque stilato un orario per loro, da oggi (ieri ndr) che sono rientrati, sulla base di queste ore. A dicembre erano tanti i docenti sospesi, adesso invece sono pochissimi, qualche unità. La stragrande maggioranza, nel tempo, era già rientrata, chi perché si è vaccinato, chi perché ha avuto il Covid. Quindi quasi tutti i posti sono regolarmente coperti".

"Avevamo più di un docente non vaccinato – continua la dirigente dell’Isc ‘Don Giussani – Monticelli’, Cinzia Pettinelli –, poi qualcuno si è nel frattempo positivizzato ed ora ne sono rimasti pochissimi che sono rientrati oggi (ieri ndr) a 36 ore. Abbiamo individuato una serie di attività da far fare loro, da quella di supporto alla predisposizione delle relazioni per l’esame di terza media, a quella relativa al compito di realtà di fine anno per le classi della media, che quest’anno è sui luoghi della resistenza ascolana, ma anche per un progetto di continuità per le quinte della primaria".

Lorenza Cappelli