
All’Ufficio ricostruzione di Ascoli arrivano 39 lavoratori. Questo il numero per la nostra provincia relativo al via ai concorsi per diverse categorie tecniche e amministrative, architetti, ingegneri, geometri, personale amministrativo. Si tratta di un’organizzazione capillare, partecipazione massiccia (1.122 ammessi alle prove) e una conseguente grande mole di lavoro post concorso che oggi giunge a conclusione. Da maggio, infatti, prenderanno servizio 105 nuovi profili nelle sedi regionali di Ascoli, Macerata, Caccamo di Serrapetrona e Ancona. In questi giorni è in corso la firma dei contratti, con l’espletamento delle ultime pratiche burocratiche. "Siamo entrati in una fase più complessa della ricostruzione post-sisma, nella quale saranno finalmente messi a terra moltissimi cantieri" commenta il presidente Acquaroli. "L’obiettivo è velocizzare quanto più possibile le pratiche di ricostruzione per ridare, quanto prima, alle popolazioni colpite dal sisma certezze sui tempi di rientro nelle proprie abitazioni e nei propri paesi". Il direttore dell’Usr Marco Trovarelli aggiunge che "avevamo bisogno di rafforzarci per continuare a dare il meglio in questa complessa fase di ripartenza. L’intento deve essere solo uno: ricostruire e farlo nel più breve tempo possibile. Il nostro è l’ufficio tecnico-amministrativo specializzato nella ricostruzione post sisma più grande d’Italia: questo deve rappresentare un ulteriore stimolo ma soprattutto una grande responsabilità nei confronti dei territori e di chi ha perso la propria casa. Al tempo stesso, siamo davanti a una grande opportunità per molti giovani". Intanto l’Usr ha da poco attivato anche un nuovo ufficio relazioni esterne, che avrà il compito di veicolare all’utenza le informazioni sulle attività in cui è impegnato il Dipartimento. "In questo modo i cittadini e gli operatori del settore possono essere costantemente aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori della ricostruzione pubblica e privata e allo stesso tempo, farsi strumento di promozione anche al di fuori dei confini regionali, valorizzando i beni che, man mano, vengono restituiti alla collettività" conclude Trovarelli. Tale obiettivo è stato implementato dall’attivazione di due canali social dedicati su Facebook (Ufficio speciale per la ricostruzione Marche) e su Instagram (UsrMarche).