Il riviera si tuffa nella Comunità Energetica

Da dove partire per contrastare il caro bollette? Per il comune, la ricetta giusta è la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (Cer), che l’amministrazione ha intenzione di avviare da qui ai prossimi mesi. Un progetto pilota, che porterà alla nascita di un soggetto giuridico al quale aderiranno enti pubblici e privati, cittadini e associazioni, con lo scopo di abbattere i costi delle utenze e al tempo stesso consumare energia prodotta da fonti rinnovabili. Nel concreto, il progetto consiste nella costruzione di un impianto centrale, probabilmente fotovoltaico, al quale si collegheranno gli altri utenti. La comunità sarà inizialmente circoscritta e poi verrà estesa alla platea più ampia possibile. Quali, nel concreto, i benefici? "Intanto l’autoconsumo - afferma l’assessore al bilancio Domenico Pellei - con il quale ci sarà un risparmio per le strutture collegate all’impianto. Secondo poi, l’incentivo sull’energia condivisa: più consumiamo, più alto è l’incentivo che dà il Gestore dei servizi energetici (Gse) per questa energia condivisa con la comunità. Incentivo commisurato a 110 euro per megawatt. Infine, se avanza dell’energia dalla produzione dell’impianto viene immessa nuovamente nel circuito e quindi viene pagata a prezzo zonale orario. Tutto questo viene quantificato in maniera virtuale: agli aderenti verranno applicati dei minicontatori che misurano l’energia. Poi un software fa un calcolo in automatico dell’energia prodotta e consumata".

"Il beneficio, oltre che di carattere energetico, è anche sociale - conclude l’assessore - i cittadini che verranno coinvolti sono quelli che hanno particolari problemi dal punto di vista della collocazione sociale, ai quali oggi diamo un contributo per il pagamento delle bollette". Oltre ai vantaggi economici e sociali, una Cer offre anche delle notevoli garanzie a livello ambientale: nello specifico, tutto ciò dovrebbe garantire una riduzione del 40% di gas serra, nonché un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili fino al 32,5%. La costituzione della rete e la realizzazione dell’impianto richiederanno alcuni mesi di tempo. Dopo la delibera di giunta che verrà approvata oggi, infatti, gli uffici comunali acquisiranno informazioni nella cittadinanza per avere, entro novembre, un quadro completo dell’utenza. In un secondo momento si farà un piano di fattibilità per l’impianto, la cui ubicazione non è ancora stata decisa, e poi si stanzieranno risorse per metterlo in concreto già dal prossimo bilancio previsionale.

Giuseppe Di Marco