Impennata di contagi: 28. C’è pure un medico

Tra i positivi un dottore del pronto soccorso del Mazzoni, 12 casi a Lisciano. Fortunato del laboratorio: "La situazione è preoccupante"

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Ventotto nuovi positivi al Coronavirus in un giorno, tra cui un medico del Pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’. E’ un vera e propria impennata di casi quella registrata ieri nel Piceno dove, purtroppo, si sono sviluppati focolai in più punti del territorio: 12 a Lisciano, 9 a Offida, 5 Porto d’Ascoli, 1 ad Ascoli e 1 in Vallata. I rientri dalle vacanze o dall’estero, le cene tra amici, la movida e i contagi tra famigliari stanno facendo la differenza, in negativo, in una provincia che ha retto bene in tempi peggiori e che sta invece crollando ora che la pandemia ha allentato un po’ la morsa. "Tra i positivi di oggi (ieri ndr) – dice il direttore del laboratorio analisi dell’ospedale ‘Mazzoni’, Antonio Fortunato – due o tre sono controlli di persone già contagiate che non si sono ancora negativizzate, gli altri sono tutti nuovi acquisti. Si sta aprendo uno scenario peggiore di quello avuto in passato. E’ la proporzione che fa paura. A marzo, aprile e maggio ce ne erano sì tanti di contagi, ma provenivano per la maggior parte dalle case di cura e comunque da un numero più alto di tamponi processati, dai 500 ai 700 al giorno. Ora ne analizziamo 400 in 24 ore, e dunque di meno, e i positivi sono più giovani, non superano mediamente i 50 anni. Abbiamo casi, insomma, di persone che non ci aspettiamo. Il problema – continua – è quello che succederà, o la gente capisce che deve stare attenta anche quando si trova in compagnia di amici, durante feste e cene, oppure la situazione diventa davvero preoccupante".

Tra i positivi al Sars-Cov-2 di ieri ce ne sono molti asintomatici, che dunque non hanno alcun sintomo legato alla malattia, ma che sono stati invitati ad effettuare il tampone perché rientrano nel tracciamento dei contatti dei già positivi che sta portando avanti il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 diretto da Claudio Angelini. "Più si allarga il cerchio – dice ancora Fortunato – e più se ne trovano di contagiati. La preoccupazione c’è, anche perché è difficile far fronte a tutte le esigenze con risorse che sono quelle che sono. Inoltre dobbiamo garantire dei tempi di prestazione per un’attività che, tra l’altro, si affianca a quella ordinaria". Tra i positivi di ieri, come detto, c’è anche un medico del Pronto soccorso del nosocomio ascolano che ha scoperto di essere positivo al Coronavirus di rientro dalle ferie. Oltre a lui non c’è fortunatamente nessun altro operatore sanitario. Ancora ricoverati negli ospedali marchigiani ci sono due persone con Covid-19 del Piceno, uno si trova al ‘Torrette’ di Ancona e uno al ‘Murri’ di Fermo, entrambi nei reparti di malattie infettive. In isolamento domiciliare fiduciario, nella provincia di Ascoli, secondo l’ultimo bollettino del Gores, ci sono 219 persone, di cui 188 asintomatiche e 31 sintomatiche.

Lorenza Cappelli