Impianto per rifiuti non pericolosi "Perché consumare altri terreni?"

Residenti all’attacco, il sindaco Fanesi: "Si tratta di materiale inerte"

Migration

Il comune di Castorano pubblica un’adozione della variante dell’attuale Piano regolatore per la realizzazione di un impianto per lo stoccaggio e il recupero di materiale di rifiuti non pericolosi. La variante interesserà un’area agricola orientata, un’area agricola a zona D e un’area per attività artigianali, tutte ricadenti nel comune di Castorano. La decisione ha suscitato subito la preoccupazione dei cittadini, in particolar modo dei residenti della vicina frazione di San Silvestro, che vogliono vederci chiaro. Gli atti della variante sono stati depositati e messi a disposizione dell’ufficio segreteria per 60 giorni consecutivi e consultabili durante l’orario dell’ufficio, sino al 23 novembre. Gli atti saranno consultabili anche su web del comune, all’indirizzo www.comune.castorano.ap.it.

Intanto da parte dei cittadini si sollevano forti dubbi: "E’ proprio necessario consumare ulteriore territorio agricolo, visto la vicina zona industriale ormai sfruttata e ridotta a cattedrale nel deserto? Ma soprattutto di che materiale si tratta? E inoltre perché i cittadini non sono stati informati e coinvolti? Il nostro territorio paga un prezzo molto alto per i miasmi del depuratore e per quelli del polo di Relluce, dopo tutto siamo in adiacenza a Villa Sant’Antonio di Castel di Lama e i loro problemi sono anche i nostri, allora dobbiamo trasformare tutto il territorio in un’enorme discarica? Non bastano i problemi che già abbiamo?". Il sindaco Graziano Fanesi getta acqua sul fuoco: "I cittadini dovrebbero leggere ciò che c’è scritto – dichiara – si tratta di materiale inerte, per lo più proveniente dall’edilizia, che sarà lavorato e riutilizzato, ribadisco che si tratta, come è scritto, di materiali non pericolosi". La questione rischia di trascinarsi dietro roventi polemiche.

Maria Grazia Lappa