In piazza San Tommaso manca solo chi gioca

La foto dei palloni ha fatto il giro del mondo, ma nell’ultima settimana non si è visto nessun ragazzino. La bella stagione ora potrà aiutare

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La foto che ha fatto il giro del web. I servizi televisivi che, per giorni, hanno spopolato su tutti i media nazionali e perfino internazionali. L’idea proposta dal Comune di organizzare una mostra permanente con tutti i palloni storici della città. Tutto questo, almeno per il momento, non è però bastato a far tornare la voglia, ai bambini e ai ragazzi ascolani, di scendere di nuovo in piazza a giocare a pallone. A più di dieci giorni dalla pubblicazione dello ‘scatto’ che ha fatto il giro del mondo, che appunto ritraeva gli ormai celebri palloni recuperati sul tetto della chiesa di piazza San Tommaso, durante i lavori di manutenzione post sisma, di adolescenti e di partitelle, nella stessa piazza, non c’è nemmeno l’ombra. Per una settimana, infatti, abbiamo monitorato la situazione, passando in zona sia nel primo che nel tardo pomeriggio, ma la sensazione è che la storia romantica sul ritrovamento dei palloni non abbia invogliato i ragazzi a scendere in strada per divertirsi insieme, all’aria aperta, in un luogo che ormai è diventato quasi più famoso di ‘Old Trafford’, del ‘Camp Nou’ o di San Siro. Battute a parte, lungi da noi ironizzare sulla vicenda poiché ben venga tutto ciò che possa promuovere l’immagine della città, ma nel giro di una settimana ci si aspettava che qualcuno venisse invogliato a tirare due calci al pallone in piazza San Tommaso. Per il momento, invece, ciò non è ancora accaduto.

Chissà, però, che con l’arrivo della bella stagione e del sole le cose non possano cambiare. E qui, sicuramente, dovrà essere brava l’amministrazione comunale a stuzzicare i ragazzi, soprattutto quelli che vivono in centro, magari organizzando delle iniziative ad hoc. Ad esempio, promuovendo un torneo primaverile di calcetto o ‘street soccer’ proprio a piazza San Tommaso o, comunque, in altri luoghi simbolici della città. Magari, proprio queste iniziative potrebbero convincere i ragazzi a scendere in piazza anche per divertirsi in maniera sana e non soltanto per la movida, considerando il triste spettacolo che solitamente, già dal tardo pomeriggio, si può ammirare in piazza Ventidio Basso, ad esempio, tra bottiglie di birra rotte lungo la strada e schiamazzi che ormai hanno sfinito la pazienza dei residenti. Insomma, la nostra non vuol essere affatto una polemica. Bensì, al contrario, uno spunto di riflessione per fare in modo che, dopo il ritrovamento dei palloni, altre iniziative concrete rivolte ai più giovani possano contribuire, ulteriormente, a diffondere un’immagine splendida della città. Per raccontare, in futuro, altre storie in grado di farci emozionare. E commuovere.

Matteo Porfiri