Incendio al porto Spettacolare esercitazione

Migration

Allarme nel porto di San Benedetto per l’incendio divampato a bordo di un peschereccio ma, per fortuna, si trattava solo di un’esercitazione fra capitaneria di porto, 118 e vigili del fuoco, per valutare tempi e modalità di risposta in caso di emergenza nello scalo marittimo. L’allarme è scattato poco prima delle 10 di ieri e sul molo nord è stato un via vai di mezzi di soccorso. L’incendio era avvenuto a bordo del peschereccio Repepè di Pietro Ricci, che ha messo a disposizione il natante per eseguire l’esercitazione. Il quadro era abbastanza complicato, con due persone gravemente ferite a bordo della barca: un marittimo ustionato e l’altro folgorato. Le operazioni sono state coordinate dalla capitaneria di porto. A seguito dell’incendio il comandante dell’unità ha chiesto l’intervento dei soccorsi tramite il 1530 della guardia costiera che ha attivato la macchina dei soccorsi. L’imboccatura del porto è stata bloccata da una motovedetta per impedire l’ingresso di altri natanti, è stato allertato il 118, i cui operatori hanno stabilizzato e trasportato in ospedale i feriti ed i vigili del fuoco che hanno proceduto allo spegnimento dell’incendio. Due le ambulanze intervenute, una della Croce Verde e l’altra della Potes 118, con gli infermieri Andrea Trasatti e Benito Rossi, con il medico dell’emergenza Nazzareno Rossi, sotto il coordinamento della dottoressa Tiziana Principi. "La richiesta di soccorso alla nostra centrale operativa è arrivato alle 9,52. Siamo intervenuti in codice rosso e in 4 minuti siamo arrivati in porto con due squadre – spiega la dottoressa Principi – Dopo la messa in sicurezza della barca siamo intervenuti per stabilizzare i pazienti che alle 10,15 erano già a bordo delle ambulanze. L’esercitazione ha funzionato".

Marcello Iezzi