Monteprandone, soccorso dopo l'incidente. "Mi hai salvato la vita, grazie"

Fernando Capriotti ha abbracciato Francesco Giorgi, eroe non per caso

LA BENEMERENZA Fernando Capriotti abbraccia Francesco Giorgi che mostra il riconoscimento avuto dal comune di Monteprandone

LA BENEMERENZA Fernando Capriotti abbraccia Francesco Giorgi che mostra il riconoscimento avuto dal comune di Monteprandone

Monteprandone (Ascoli Piceno), 30 marzo 2019 - Gli occhi lucidi e quella la commozione che toglie anche le parole. Dopo un lungo abbraccio, Fernando Capriotti è riuscito a dire solo un grazie all’uomo che gli ha dato la possibilità di vivere una seconda volta. Se non fosse stato per il pronto intervento di un suo concittadino, il monteprandonese Francesco Giorgi, quasi certamente sarebbe rimasto vittima del grave incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso 16 gennaio in via San Giacomo.

A pochi mesi di distanza dal fatto di cronaca, i due si sono potuti abbracciare grazie all’iniziativa del Comune che ha voluto consegnare una benemerenza civica a Giorgi. Un eroe non proprio per caso, perché se non si fosse reso conto delle condizioni disperate del malcapitato e non avesse effettuato le prime manovre di rianimazione, probabilmente il finale della storia sarebbe stato tutt’altro che lieto. «Chiunque salva una vita, salva il mondo interno. Francesco, tu con questo gesto di umanità, hai salvato il mondo intero. Grazie per il tuo esempio». Così parafrasando una frase tratta dal Talmud, il sindaco Stefano Stracci, ha preso la parola durante la breve cerimonia, tenutasi giovedì 28 marzo, nella sala Consiliare di piazza dell’Aquila.

«Se non ci fosse stato l’intervento di Giorgi, le condizioni di Capriotti sarebbero divenute irreversibili rendendo inutile qualsiasi altro soccorso – ha dichiarato il primo cittadino - per questo il Consiglio comunale, con un piccolo ma concreto gesto, vuole esprimere la riconoscenza di tutta la cittadinanza ad un nostro concittadino che, con un non comune spirito di abnegazione, supportato da eccezionale autocontrollo ed imprescindibili capacità personali di pronto intervento, ha letteralmente salvato la vita di un uomo». Di qui la consegna, effettuata assieme alla presidente del Consiglio Loredana Amabili, di una pergamena ricordo, un quadro che vale quanto una vita, con su scritta la motivazione: «Da sempre impegnato nel mondo del volontariato, con tempestività e senza esitazione alcuna, ha soccorso un uomo rimasto coinvolto in un grave incidente automobilistico. Splendido esempio di altruismo e di un non comune senso di umanità».

Persona impegnata nel mondo del volontariato socio-sanitario, attualmente in servizio nella Croce Gialla di Monsampolo, il 72enne Francesco Giorgi ha ripercorso così quegli attimi drammatici.

Cos’è successo esattamente quel 16 gennaio? «Passavo di lì con la mia auto quando mi sono trovato davanti l’incidente e mi sono fermato. C’era un signore steso a terra sanguinante e mi è venuto spontaneo assisterlo. Come mi sono avvicinato ho capito che non aveva più battito e non c’era tempo da perdere. Allora l’ho messo in posizione supina e ho iniziato a fare il massaggio cardiaco». Quanto tempo è passato prima che si rianimasse? «Il tempo di fare 3 o 4 massaggi ed è rinvenuto, ma quegli attimi sembrano interminabili. Poi fino all’arrivo dell’ambulanza l’ho assistito aprendogli la bocca per aiutarlo a respirare meglio, il resto lo hanno fatto i sanitari della Croce Rossa che hanno richiesto anche il successivo trasporto in eliambulanza al Torrette».

r.l.