Incidente sul lavoro, soci nei guai

Il 19 marzo 2020 si ferì gravemente un 59enne a Force

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Di lesioni personali colpose devono rispondere un 70enne e un 73enne di Santa Vittoria in Matenano, soci di un’impresa con sede a Force dove era impiegato un 59enne del posto che il 19 marzo 2020 rimase vittima di un incidente sul lavoro. L’uomo era impegnato come tornitore nella ditta dei due imputati difesi dall’avvocatessa Rita Occhiochiuso. Quel giorno stava lavorando al tornio, impegnato a rimuovere alcuni trucioli della tornitura. Uno di questi, il più grande, rimase impigliato nel guanto della mano destra dell’operaio che istintivamente ritrasse indietro con forza la mano. Le conseguenze dell’accaduto furono gravi: il 59enne riportò infatti l’amputazione dell’estremo distale della falange ungueale del 5° raggio della mano destra; un trauma "da strappamento" che richiese una prognosi di 79 giorni. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Ascoli, l’incidente sul lavoro nell’impresa di Force si sarebbe verificato a causa dell’assenza di protezioni. In base a quanto verificato, la macchina dove avvenne l’incidente non era infatti dotata di schermo trasparente fissato al carro porta utensile o scorrevole su guida, in grado di resistere all’azione di urti violenti. Inoltre, per la gestione del movimento d’inerzia del mandrino la macchina è risultata sprovvista del sistema di frenatura o di protezione temporizzata. All’esito delle indagini la Procura ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio a carico dei due soci dell’impresa che sono quindi finiti sotto processo.

p. erc.