Stragi in A14: “Morti evitabili, cantieri infiniti e incidenti"

Agenti di commercio lamentano di ritardi intollerabili: "Non si vede mai un operaio al lavoro". L’imprenditore Pollini: "L’A14 fa pietà". “Così l’Italia finisce a Rimini”

Ascoli, 10 maggio 2023 – Dell’ultimo mortale in ordine di tempo di venerdì scorso sull’A14 in cui ha perso la vita Giulia Salvatori, 27 anni, si è parlato anche durante la riunione del direttivo della Confcommercio di Ascoli, che ha rieletto presidente provinciale della Fnaarc (Agenti di commercio) il cavaliere ufficiale Tullio Luciani.

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"In questo tratto di autostrada abbiamo problemi giganteschi e sembra che non abbiano mai fine. Si viaggia su una corsia pericolosissima e ciò che sconcerta è che non si vedono persone a lavoro. Quest’autostrada che dovrebbe unire l’Italia, la divide. Non è accettabile che l’Italia finisca a Rimini".

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Sull’ultima disgrazia Luciani aggiunge: "Qui c’è gente che tutte queste morti li ha sulla coscienza. Prima dei cantieri gli incidenti li vedevamo, ma uno ogni tanti anni, adesso è una strage. Ogni giorno quando entro al casello mi dico, Tullio stai attento che qui ne va di mezzo la tua vita. Abbiamo i prezzi di carburante e le tariffe autostradali più alti d’Europa ed i servizi più scadenti d’Europa, in particolare sull’A14".

Oltre ai rappresentanti ci sono gli imprenditori a subire i disagi. Federico Pollini di Rimini, albergatore con attività ricettive a Cesenatico (hotel Calypso, Perla e Belleli) e a Martinsicuro (hotel Corallo), si sposta continuamente dalla Romagna all’Abruzzo. "L’A14 fa pietà. E’ cantierizzata dal 2019 e in tutti questi anni ho assistito a diversi incidenti lungo questa autostrada. Ogni volta che scendo a Martinsicuro ci dovrei impiegare circa 2 ore invece ne devo calcolare sempre una in più. Qui la gente corre come se si trovasse in un autodromo. E’ incredibile come fra Rimini Sud e Martinsicuro vi sia un solo autovelox all’altezza di Fano, tra l’altro irregolare a colonnina laterale e verso nord un altro simile in direzione di San Benedetto. Noi abbiamo clienti che arrivano dall’estero, principalmente tedeschi. Dopo aver perso tempo negli incolonnamenti una volta in hotel ci dicono che non hanno mangiato per cui dobbiamo risanare un danno provocato da autostrade, sperando che poi tornino l’anno successivo. Quando arrivo nelle Marche del sud sono sempre in allarme perché i cantieri cambiano continuamente configurazione e la gente corre. Di recente ho visto uno finire dritto nei cantieri e credo che si sia fatto male davvero".

Sulle morti di questi due anni aggiunge: "Sono tutti incidenti evitabili. Ai cartelli dei cantieri vanno aggiunti gli autovelox per ridurre la velocità ed evitare i sorpassi a zzardati. I cantieri sono un danno per il turismo. I clienti che arrivano dal Nord Europa dicono che fanno meno difficoltà sulla Brennero per cui preferiscono fermarsi 100 chilometri prima anziché scendere nelle Marche e in Abruzzo, proprio per non attraversare questo tratto, ormai conosciuto da tutti per la serie di incidenti. I lavori hanno bisogno di un’accelerazione".