Morti sospette alla Rsa, arrestato infermiere. "Persona riservata e di ottima famiglia"

Wick è figlio dell’ex dirigente dei Lavori pubblici in Comune a Grottammare. Il sindaco: "Se confermato, è spaventoso"

L’abitazione dell’infermiere a Grottammare

L’abitazione dell’infermiere a Grottammare

Grottammare (Ascoli), 16 giugno 2020 - Una persona riservatissima, così tanto da passare inosservata, ma appartenente a una famiglia molto per bene e conosciuta in Ascoli e a Grottammare. Nessuno si capacita all’idea che Leopoldo Wich, padre di una bambina di 12 anni, possa essere l’infermiere che ha causato volontariamente la morte di 8 ospiti della casa di riposo di Offida, dove aveva lavorato per anni e tentato di ucciderne altri 4. I carabinieri del reparto operativo di Ascoli l’hanno arrestato all’alba di ieri nel suo appartamento, in prima fila sul mare, all’interno di un complesso residenziale di fronte alla prima rotonda sul lungomare sud De Gasperi. I nonni di Leopoldo erano polacchi e giunti in Italia, in Ascoli, ai tempi della seconda Guerra Mondiale.

Leggi anche Le intercettazioni shock e le minacce - E l'infermiere rischia anche la radiazione Il padre Marcello era stato un notissimo professionista, responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di Grottammare ai tempi del sindaco Vagnoni, di cui era divenuto il suo braccio destro. "Un professionista stimatissimo che si occupava dei lavori pubblici, delle manutenzioni, dell’urbanistica – ricorda un dipendente comunale che conosce bene la famiglia –. Una persona di elevato spessore professionale e a quei tempi Leopoldo veniva spesso in Comune insieme al padre, al quale era molto legato. L’ho incontrato e salutato pochi giorni fa".

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