GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

Inquinamento fiume Tronto: “La foce fuori dai limiti”. Batteri in 4 punti su 12

Dai campionamenti effettuati dal team di Goletta verde emerge il triste risultato di un inquinamento peggiorato rispetto allo scorso anno

Un campionamento processato a San Benedetto, alla foce dell’Albula

Un campionamento processato a San Benedetto, alla foce dell’Albula

Ascoli, 4 luglio 2025 – Bene l’Albula, non il Tronto: è questo il responso dell’analisi fatta da Goletta Verde a valle del campionamento effettuato sulle acque marchigiane, in cui quattro punti su dodici hanno presentato cariche batteriche oltre limite. È questo, pertanto, il risultato degli esami processati dalla storica campagna di Legambiente – quest’anno portata avanti tra il 9 e il 12 giugno – che ogni anno monitora lo stato di salute di mare e coste.

Cinque dei campioni sono stati prelevati a mare e sette presso foci di fiumi o torrenti: valori fuori dalla soglia limite, per il Piceno, sono stati riscontrati nel campione prelevato alla foce del Tronto a San Benedetto. I dati sono stati presentati ieri mattina ad Ancona in conferenza stampa, dove sono intervenuti il presidente regionale di Legambiente Marco Ciarulli, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, Anna Lisa Vesprini di Legambiente Marche, il presidente Conou (Consorzio nazionale oli usati) Riccardo Piunti e Marzia Mattioli, direttrice di Legambiente Marche.

Va notato, peraltro, che le foci del Tronto e dell’Esino si distinguono per essere due dei punti storicamente fuori dai limiti alle analisi di Goletta Verde. Limiti che invece sono stati rispettati nella foce del Tesino a Grottammare e a quella del torrente Albula a San Benedetto. “Le analisi effettuate dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde ci restituiscono un quadro in peggioramento rispetto allo scorso anno” dichiara il presidente Ciarulli, che sottolinea come siano rientrate alcune delle criticità riscontrate lo scorso anno ma, in percentuale, aumentati sia il numero dei campioni oltre il limite di legge, passati da 3 a 4, sia la carica batterica riscontrata nelle acque. “Nonostante le Marche negli ultimi 10 anni abbiano fatto passi avanti sul fronte della depurazione – commentano i referenti di Goletta Verde – la persistenza di questi sforamenti è la conferma che manca ancora qualcosa. Ammodernare ed efficientare i depuratori è un bisogno impellente che le nostre amministrazioni dovrebbero rispettare per evitare danni non solo all’ambiente ma anche alla salute della cittadinanza”.

I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.