PEPPE ERCOLI
Cronaca

Inquinamento del Tesino, Arpam: grave contaminazione

Processo contro l’impianto di depurazione di Santa Maria Goretti. In aula parlano gli attivisti e il dirigente dell’Agenzia per l’ambiente

Le analisi del torrente Tesino: lo stato in cui è ridotto

Le analisi del torrente Tesino: lo stato in cui è ridotto

Ascoli Piceno, 11 maggio 2025 – È in corso presso davanti al giudice Barbara Pomponi il processo sul caso dell’inquinamento ambientale del torrente Tesino. Al centro del dibattimento l’impianto di depurazione di Santa Maria Goretti a Offida e gestito da Picena Depur.

INQUINAMENTO TESINO
Lo stato in cui è ridotto il torrente Tesino

Imputati per inquinamento ambientale in concorso sono Longino Carducci, presidente del CdA della società, Fausto Latini, amministratore delegato, e i direttori tecnici Danilo Ciancio e Walter Pulsoni (quest’ultimo in carica all’epoca dei fatti). Nell’ultima udienza ha reso testimonianza Eliano D’Angelo, storico attivista e cittadino che per anni ha denunciato le condizioni critiche del Tesino.

D’Angelo ha riferito di aver presentato numerosi esposti alle autorità competenti — Arpam, Provincia, Regione, Ministero dell’Ambiente — documentando un costante stato di degrado ambientale e il sistematico malfunzionamento dell’impianto. Secondo il testimone, nonostante le ripetute sanzioni amministrative comminate nel corso del tempo per la gestione del depuratore, nessun ente si sarebbe attivato concretamente per risolvere la situazione.

Dettagliata e lunga anche la deposizione del dirigente Arpam Giampaolo Di Sante, che ha confermato la gravità della contaminazione attraverso i dati raccolti nel corso di numerosi sopralluoghi.

L’impianto, secondo quanto emerso, operava solo parzialmente e non garantiva un’effettiva depurazione. Tra i dati più allarmanti, la presenza massiccia di Escherichia coli. Secondo la Procura di Ascoli, l’inquinamento del torrente Tesino — un corso d’acqua soggetto a tutela paesaggistica — sarebbe stato causato da gravi negligenze nella gestione del depuratore.

Gli imputati avrebbero omesso il corretto mantenimento della funzionalità dell’impianto, in particolare del sedimentatore a servizio della linea nitro-denitro. I rilievi tecnici hanno evidenziato un peggioramento significativo della qualità delle acque superficiali: i valori a valle dello scarico risultano peggiorati rispetto a quelli a monte, in particolare per quanto riguarda i parametri chimici come BOD, cloruri, azoto ammoniacale, COD e Escherichia coli. Il peggioramento è stato stimato in due classi: da ambiente “alterato” (terza classe) a monte, a “fortemente degradato” (quinta classe) a valle. Nel procedimento sono parte civile Legambiente (avvocata Anna Laura Luciani) e alcuni consiglieri comunali di Offida (avv. Giulio Natali). Gli imputati sono difesi dagli avvocati Davide Stipa e Giuseppe Le Pera.