Al termine di un inseguimento a forte velocità i carabinieri della stazione di San Benedetto hanno arrestato lunedì scorso un albanese di 34 anni che dopo essere stato colto a spacciare, si era dato ad una precipitosa fuga in auto, mettendo a rischio l’incolumità di altri automobilisti che si sono trovati lungo la strada. L’inseguimento è terminato nei pressi della piscina a Porto d’Ascoli quando i militari lo hanno bloccato ed arrestato con l’accusa di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Difeso dall’avvocato Umberto Gramenzi, l’albanese ieri è comparso davanti al gip del tribunale di Ascoli che ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà, col divieto di essere presente nel territorio di San Benedetto.
Intorno alle 14 di lunedì una pattuglia della stazione carabinieri rivierasca ha individuato l’albanese mentre cedeva una dose di cocaina a un sambenedettese in cambio di 50 euro. I militari si sono avvicinati per identificarlo ma l’albanese con mossa fulminea è salito sulla sua auto ed è scappato, per altro danneggiando lo specchietto destro dell’auto dei carabinieri. Una fuga a folle velocità per le vie cittadine, senza rispettare i segnali stradali, con sorpassi pericolosi. Infine è stato fermato nei pressi della piscina; nel frattempo aveva cercato di disfarsi di altre 6 dosi di droga, gettandole dal finestrino, ma recuperate dei militari.
Peppe Ercoli