Insulti alle donne e un altro ponte imbrattato: ora si è passato il segno

Episodi di vandalismo si susseguono nel mondo quintanaro: imbrattamento dei ponti, offese sui muri, striscioni offensivi. La speranza è che la Quintana sia solo un'occasione di festa, al di là dei colori di appartenenza.

Insulti alle donne e un altro ponte imbrattato: ora si è passato il segno
Insulti alle donne e un altro ponte imbrattato: ora si è passato il segno

La sportività che caratterizzò l’edizione di luglio, onestamente, sembra lontana anni luce rispetto a quanto sta accadendo, nelle ultime ore, nel mondo quintanaro. Le scaramucce, per non definirle propriamente idiozie, pur essendo tali, proseguono. Dopo che in settimana erano stati imbrattati i ponti di Porta Tufilla e Porta Solestà, dopo la scritta contro i sestieranti di Tufilla e le loro famiglie comparsa al ponte di Solestà e dopo le offese a Innocenzi riportate sui muri della sede gialloblù di via De Berardinis, nella notte tra venerdì e sabato anche il ponte di Porta Maggiore è stato vittima degli imbecilli. Quello neroverde, tra l’altro, è stato l’ultimo realizzato, in ordine di tempo. Dunque, è rimasto immacolato per circa 24 ore. Niente di più. Ed è un vero peccato, anche e soprattutto per il fatto che nel disegno dei sestieranti neroverdi comparivano anche due dediche: una per Mauro Morganti, il 49enne ascolano conosciuto come ‘Sumo’ e morto a novembre a causa di un attacco cardiaco, l’altra per la 17enne deceduta tragicamente proprio in settimana nel popoloso quartiere di Porta Maggiore. Insomma, in queste situazioni è difficile parlare di goliardia, come invece qualcuno ha fatto sui social, sminuendo quello che va considerato a tutti gli effetti come un atto vandalico. Come ha ribadito più volte il presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetto, infatti, i ponti ormai sono diventati delle opere d’arte nel periodo quintanaro e andrebbero valorizzati agli occhi dei turisti piuttosto che imbrattati. Ieri, fra l’altro, un altro episodio spiacevole è avvenuto nel quartiere di Porta Solestà, dove è stato affisso uno striscione offensivo nei confronti delle donne che frequentano il sestiere gialloblù. Alcune scaramucce, per così dire, si sarebbero poi verificate anche in alcune cene propiziatorie, nella serata di venerdì. La speranza, comunque, è che almeno per oggi la città possa ricompattarsi e che la Quintana possa essere solo un’occasione di festa. Al di là dei propri colori di appartenenza.

m. p.