"Rivogliamo la Sud". Gli episodi di Ascoli-Genoa hanno scoperchiato definitivamente una problematica esistente fin dall’inizio della stagione e probabilmente passata sottotraccia: la presenza del settore ospiti posizionato tra la tribuna Mazzone e la curva nord che attualmente ospita il tifo bianconero più caldo. Lo striscione esposto dai sostenitori ascolani è stato eloquente. Finora le cose sono andate quasi sempre bene, anche se si era già rischiato in occasione dell’esordio in casa con la Ternana nel match del 14 agosto, a seguito del quale erano poi arrivati 3 Daspo. Per aprire gli occhi è servita la presenza di una tifoseria probabilmente rimasta ancorata ad un modo di vivere lo stadio non più consono all’epoca contemporanea. Qualche classico sfottò prima dell’inizio del match ci sta. Quello che poi è accaduto a ridosso del fischio d’avvio no. Un fitto lancio di numerosi fumogeni indirizzati verso il settore occupato dai sostenitori ascolani che a loro volta hanno poi provveduto a rispedire le fiaccole ancora accese al mittente. A seguire si è poi passati al lancio di seggiolini sradicati sempre diretti verso la curva nord. Proprio qui per calmare gli animi sono intervenute le forze dell’ordine in tenuta antisommossa che hanno sedato i bollenti spiriti impedendo a qualche sostenitore del Picchio di avvicinarsi verso il settore rossoblù. L’episodio, fortunatamente, non ha fatto registrare conseguenze più gravi, ma riporta comunque alla luce la necessità di provvedere all’allestimento di una curva sud mobile in attesa della realizzazione di quella definitiva. Lo scorso 25 ottobre in Prefettura si era svolta una riunione finalizzata ad analizzare tale possibilità con una tribuna rimovibile sul lato sud dell’impianto da 3.264 posti. Il 2023 potrebbe essere l’anno giusto per veder finalmente decollare la questione. Dall’ufficio ricostruzione delle Marche è stato confermato il contributo di 3,5 milioni per la nuova curva sud. Il costo previsto per la realizzazione è decisamente superiore e si stima attorno ai 5-6milioni. Il 22 dicembre per gli studi tecnici scadrà il termine per presentare all’Arengo le offerte relative all’elaborazione del progetto. Dopo l’approvazione dello stesso, che avverrà entro marzo 2023, si procederà all’iter per la gara di appalto dei lavori. Massimiliano Mariotti