REDAZIONE ASCOLI

Investe con l’auto il suo ex: “È stato tentato omicidio”

Una donna è stata condannata a due anni e due mesi di reclusione, convertendo la pena in lavori di pubblica utilità. I fatti nell’agosto 2023

Un agente di polizia

Un agente di polizia

Ascoli, 18 aprile 2025 – “Ti ammazzo, non me ne frega niente di andare in galera”. Di frasi di questo tenore durante i processi se ne sentono tante. Ma sono poche le volte che dalle parole si è passati, in un attimo, alle vie di fatto. E’ il caso di una donna ascolana che, dopo aver urlato queste parole minacciose al suo ex amante, lo ha ripetutamente investito con l’auto, per altro davanti alla Questura di Ascoli, smettendo solo quando i poliziotti sono usciti e l’hanno fermata. La donna, difesa dall’avvocata Alessandra Angelozzi, è finita sotto processo ed è stata riconosciuta colpevole dell’ipotesi di reato di tentato omicidio: il tribunale di Ascoli l’ha condannata a due anni e due mesi di reclusione, convertendo la pena in lavori di pubblica utilità. Il fatto risale alla notte del 17 agosto del 2023.

L’uomo si era piazzato sul marciapiede antistante la Questura, in viale della Repubblica. Era stata una serata di litigi e lei, esasperata (anche da numerosi fatti precedenti) puntò la sua auto contro di lui investendolo una prima volta alla velocità di 20 km/h, facendolo cadere a terra; non paga, gli è passata sopra con la vettura una prima volta; ha tentato una seconda volta ma non c’è riuscita, per cui ha ingranato la retromarcia e, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, è riuscita ad investire di nuovo l’ex compagno caricandolo sul cofano della macchina.

L’intervento dei poliziotti ha posto fine alla condotta della donna che, per la Procura e per il tribunale, ha configurato l’accusa di tentato omicidio per la quale è stata ieri condannata. Parlavamo di fatti precedenti.

L’uomo, difeso dall’avvocato Valentino Mascetti, è infatti a sua volta sotto processo per rispondere delle accuse di stalking, diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti, violenza privata, minaccia grave. E’ stata la donna a denunciarlo a seguito di problemi esplosi a novembre 2021 quando lei ha voluto interrompere la relazione. Una decisione che lui non accettava e allora ha posto in essere una serie di comportamenti gravemente molesti, con messaggi zeppi di epiteti e insulti e la minaccia di diffondere video estremamente privati che le aveva girato quando stavano insieme e in cui lei era ritratta nuda e in atteggiamenti sessuali espliciti. La minacciava anche di farle perdere la custodia della figlia minorenne. Decine messaggi le avrebbe inviato intimandole di “chiedergli scusa in ginocchio” altrimenti avrebbe diffuso i video intimi e le foto in cui lei era nuda.