GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Investimento a Monticelli. Una ragazza ancora in coma, il perito: il lampione non c’entra

Un giovane ascolano travolse una coppia di trentenni che stavano attraversando via dei Platani sulle strisce pedonali: la procura si è opposta alla richiesta di patteggiamento dell’accusato.

Un giovane ascolano travolse una coppia di trentenni che stavano attraversando via dei Platani sulle strisce pedonali: la procura si è opposta alla richiesta di patteggiamento dell’accusato.

Un giovane ascolano travolse una coppia di trentenni che stavano attraversando via dei Platani sulle strisce pedonali: la procura si è opposta alla richiesta di patteggiamento dell’accusato.

La Procura di Ascoli si è opposta alla richiesta di patteggiamento a 4 anni e 4 mesi di reclusione prospettata dalla difesa di Stefano Funari, il giovane ascolano che la sera del 24 dicembre scorso era alla guida della Toyota Yaris che ha investito due persone, un uomo e una donna, in via del Platani e Monticelli. A riportare le conseguenze più gravi è stata la donna, Dania Moretti di 33 anni, che è ancora in coma, ricoverata in una struttura sanitaria. Meno gravi le conseguenze per il ragazzo 30enne che era con lei.

Per il sostituto procuratore Cinzia Piccioni (nella foto) la pena prospettata dalla difesa non è congrua alla luce delle gravi responsabilità del giocane automobilista e delle conseguenze riportate dalle vittime dell’incidente. La difesa dell’imputato, sostenuta dall’avvocato Paolo Alessandrini, ha nel frattempo svolto indagini difensive in base alle quali è emerso che la sera della vigilia di Natale un lampione in via dei Platani, nella zona dell’investimento, non era funzionante e ciò avrebbe quindi avuto un ruolo nel fatto che Funari non si è reso conto che due pedoni stavano attraversando sulle strisce pedonali.

La perizia svolta dall’ingegner Andrea Violoni è giunta alla conclusione che "da un punto di vista tecnico il nesso di causa dell’evento risulta individuabile nella esclusiva condotta in capo all’indagato, il quale non curante del proprio stato psicofisico alterato, derivante dall’elevata assunzione di alcol, si metteva ugualmente alla guida del veicolo Toyota Yaris investendo i due pedoni che stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali e nessuna colpa può essere attribuita a loro". Il perito ha tenuto conto dello stato dei luoghi, della visibilità, dei danni riportati dalla Toyota Yaris guidata dal giovane ascolano Stefano Funari e delle conseguenze riportate dai due ragazzi investiti.

Secondo il perito, l’auto percorreva via de Platani a 60 km/h, mentre il limite in quel punto è di 50 Km/h, con il guidatore che, alterato dall’alcol ingerito, non si rese conto minimamente dei pedoni che stavano regolarmente attraversando da sinistra verso destra sull’ultimo passaggio pedonale del tratto est verso ovest. Funari è accusato di omissione di soccorso, lesioni gravissime causate alle vittime e guida in stato di ebbrezza. Parte civile sono i familiari delle vittime; la ragazza e la sua famiglia, assistiti dall’avvocata Saveria Tarquini.

Peppe Ercoli