"Io, con due figli autistici ostaggio della burocrazia"

Il racconto di una mamma: "Odissea per il sostegno, mi ha aiutato Cardilli"

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Scopre i suoi bambini malati di spettro autistico, ma la burocrazia non le permette di attivare gli aiuti, in particolare l’assistenza e il sostegno didattico. Una storia che arriva dalla Vallata, da Colli del Tronto, la mamma scopre che i suoi bambini sono affetti da una grave patologia e da qui ha inizio il suo calvario. Mamma Veronica, adesso chiede aiuto e sogna un mondo migliore per i suoi figli e per tutti gli altri bambini malati.

Signora, che cosa è successo?

"Purtroppo quando si scopre una grave patologia, si corre il rischio di essere lasciati soli, come uno scarto, noi ci siamo e siamo attivi nella società. Spero in un mondo dove i diritti di tutti i bambini vengano rispettati e dove possa regnare l’uguaglianza. Mi sono accorta che i miei figli non stavano bene, tutti mi rassicuravano: ‘Sei solo troppo apprensiva’, invece avevo visto bene".

Quando ha cominciato ad attivarsi?

"Le valutazioni dei miei figli le ho fatto a novembre, presso l’Umea di Ascoli, a gennaio ho ho consegnato le pratiche. Qui cominciano i guai, sono stata sballottata tra gli enti che spesso non si parlano, mi riferisco alla scuola e all’Unione dei Comuni. Chiedevo per il bambino più grande che è alla materna il sostegno scolastico e l’assistenza, perché so che in questi casi è necessario intervenire tempestivamente".

L’ha ottenuto?

"No. Credo sia necessario informare e soprattutto semplificare la vita dei genitori che hanno questi problemi. Ho iniziato questa battaglia a gennaio con la diagnosi in mano e la richiesta per il sostegno scolastico, non è stato possibile attivarlo e penso che ormai si attiverà il prossimo anno. La scuola ha fatto la richiesta a marzo, quando la piattaforma sono state chiuse e quindi il sostegno non è stato ottenuto, il procedimento è stato rallentato a seguito della presentazione di una documentazione non completa e di conseguenza anche la domanda di assistenza all’Unione dei comuni".

Una storia assurda.

"Drammatica, finché non ho deciso di rivolgermi al sindaco di Colli, Andrea Cardilli, che è stato molto empatico, si è attivato e credo che a giorni arriverà l’assistenza. Per fortuna ho trovato una brava persona che ha capito il problema e le difficoltà che una famiglia si trova ad affrontare non ci ha lasciati soli. Dobbiamo sensibilizzare le persone non solo per me, ma anche per gli altri i genitori. Chiediamo un’inclusione, vera. Ringrazio il sindaco che si è mostrato sensibile alla problematica".

Maria Grazia Lappa