
Massimo Malavolta ha massacrato di botte la moglie Emanuela Massicci
Ascoli, 8 gennaio 2025 – Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Piceno ha disposto una perizia psichiatrica su Massimo Malavolta, il 48enne di Castignano che la notte del 19 dicembre scorso ha ucciso la moglie Emanuela Massicci nella loro abitazione di Castignano.
L’accertamento, che si svolgerà in sede di incidente probatorio, era stato sollecitato dall’avvocato difensore Saveria Tarquini ed è volto a valutare se l’uomo, al momento della commissione dell’omicidio della moglie, fosse capace di intendere e di volere o se la capacità era grandemente scemata. I periti incaricati, Pietro Alessandrini e Alberto Testa, dovranno accertare anche se Malavolta sia soggetto socialmente pericoloso, precisando eventualmente la tipologia e quale misura di sicurezza vada di conseguenza applicata nei suoi confronti. Infine, dovranno stabilire se le condizioni psicofisiche dell’uomo consentono o meno una cosciente partecipazione al procedimento, precisando se lo stato mentale sia eventualmente reversibile o meno.
L’incarico sarà assegnato il 23 gennaio prossimo ai medici che eseguiranno la perizia a stretto giro. L’accertamento, al quale non si è opposta la Procura, è stato disposto dal gip preso atto che nella cartella clinica vi è documentazione medica che ne comprova la necessità, garantendo il diritto alla difesa dell’indagato e la posizione di tutti i soggetti coinvolti. Malavolta è ancora ricoverato all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, in quanto le sue condizioni psicofisiche attualmente non sono ritenute dai medici idonee alla detenzione in carcere, così come disposto dall’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico dal gip. La notte dell’omicidio avrebbe agito sotto l’effetto di cocaina, sostanza che assumeva occasionalmente. L’uomo soffriva di problemi psichici pregressi per i quali era seguito dal Centro di Salute Mentale.