
Prima c’era una donna agli arresti domiciliari. Ora si attende. la notifica dello sfratto.
Qualcosa si muove, ma ci sono ancora tanti ostacoli da superare affinché Simona Vagnoni possa tornare in possesso della sua casa di campagna a Ripatransone, occupata abusivamente da una donna del teramano. Un caso singolare che è finito anche sulle cronache della trasmissione televisiva di Rete 4 ’Fuori dal coro’ condotta da Mario Giordano. Il conduttore puntò il dito sul Giudice presso il Tribunale di Teramo, che a suo tempo concesse gli arresti domiciliari alla donna che occupa abusivamente l’abitazione. Un disguido che stava per ripetersi nei giorni scorsi anche con la Procura della Repubblica di Potenza che, per altri reati, ha disposto la misura cautelare con l’obbligo di dimora nei confronti dell’imputata. Inizialmente la destinazione del provvedimento era ancora una volta Ripatransone, poi, in virtù dell’intervento dei carabinieri e dell’avvocato della proprietaria dell’immobile, il Gip ha compreso la situazione ed ha cambiato la destinazione, con obbligo di dimora anagrafica, in provincia di Teramo. La donna, quindi, non potrà uscire dal territorio teramano per raggiungere la casa occupata a Ripatransone, ma la proprietaria non ne può riprendere il possesso poiché dentro ci sono ancora tutte le sue cose, compreso il cane, un Doberman che dal 22 di dicembre, giorno in cui è scattato il provvedimento della Procura di Potenza, si trova abbandonato.
Del caso sono state informate le autorità competenti, compreso il servizio veterinario dell’Ast di Ascoli. Intanto Simona Vagnoni attende l’udienza del 30 gennaio, dalla quale auspica di poter tornare in possesso della sua casa, ma c’è il rischio che gli addetti facciano difficoltà a notificare alla donna l’atto ingiuntivo di sfratto. Una questione partita male, che si protrae da tempo e che, anche sotto il profilo civile, rischia per impantanarsi, mettendo ulteriormente in difficoltà la proprietaria.
Marcello Iezzi