La ciclovia turistica è ancora al palo

Dovrebbe collegare Rotella con Grottammare e i lavori sarebbero dovuti iniziare nel 2021: tutto fermo

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La ciclovia turistica sul torrente Tesino, che deve collegare Grottammare a Rotella, attraverso i territori di nove comuni, è inchiodata al palo. I lavori sarebbero dovuti iniziare nella primavera del 2021. Sembrava cosa fatta, tanto che la ruspa era entrata in azione per pulire il primo tratto a ovest del lungomare di Grottammare, poi tutto si è fermato e non se n’è saputo più nulla. Per lo studio di fattibilità, la stesura del progetto esecutivo, affidato al Consorzio di Bonifica delle Marche e la realizzazione del primo tratto che va dal lungomare al parco "Calise", la Regione Marche ha disposto un finanziamento di 300 mila euro. Duecento per la progettazione completa e cento mila per il progetto esecutivo e la costruzione del primo tratto.

Il Comune di Grottammare, capofila, ha ottenuto tutti i permessi tranne quello del Genio Civile, poiché era prevista la realizzazione di una staccionata di protezione della pista sull’argine del torrente, che avrebbe impedito l’accesso ai mezzi per la manutenzione del corso d’acqua. Problema risolto con la realizzazione di varchi d’accesso. Poi è arrivata una buona notizia, il Consorzio di Bonifica, che aveva già molti studi pronti, compresi i rilievi geologici, ha risparmiato la metà della spesa, 100 mila euro in meno, così a disposizione sono rimasti ben 200 mila euro.

Una manna dal cielo? Invece no, perché qui 100 mila euro in più hanno complicato la situazione. Si era pensato di farci il progetto esecutivo dal parco Calise fino a Ripa o Offida, ma non è stato possibile, poiché sarebbero serviti i fondi anche per realizzarlo quel tratto. Allora tutto fermo di nuovo. Ora si lavora alla stesura di un progetto del valore di circa 30 mila euro, in modo da spendere i restanti 70 mila per realizzare un piccolo tratto di pista che vada oltre il parco "Calise", per arrivare magari dalle parti del casello autostradale.

Insomma, a volte non basta fare economie, avere fondi necessari per progettare e realizzare opere di una certa importanza. Bisogna fare sempre i conti con la burocrazia ed i vincoli di varia natura. Anche quando sembra che tutto è stato fatto a regola d’arte, possono spuntare cavilli nati anche in qualche ufficio che non ti aspetti. Sta di fatto che il progetto della ciclovia turistica sull’argine del torrente Tesino ha perso un anno di tempo, trascinandosi dietro, probabilmente, anche l’arrivo di altri fondi per il completamento dell’opera che darebbe nuovo impulso turistico all’intera vallata.

Marcello Iezzi