"La città fuori dai siti di stoccaggio gas"

Il Comune vuole mettere la pietra tombale all’istanza depositata dieci anni fa dalla Gas Plus: "Toccare la faglia sarebbe una follia"

Migration

"La città di San Benedetto sia tolta dai siti che possono ospitare centrali di stoccaggio del gas". È così che potrebbe riassumersi l’iniziativa che l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo per esortare il governo a chiudere definitivamente l’iter dell’istanza depositata oltre 10 anni fa da Gas Plus Storage srl. Gli uffici, dietro impulso del consiglio e dell’associazione Ambiente e Salute nel Piceno, hanno già predisposto una bozza di mozione che verrà discussa e approvata nel consiglio comunale di sabato 19 novembre. E’ quanto emerge dalla commissione lavori pubblici di ieri sera: nello specifico, la mozione impegnerebbe l’amministrazione a monitorare costantemente la situazione dell’iter sia dal punto di vista procedurale sia legale e amministrativo, confermando pertanto di resistere ad eventuali ricorsi amministrativi da parte della società Gas Plus. In tal senso si chiede al comune di inoltrare al Ministero della Transizione Energetica ed al Ministero dello Sviluppo Economico richiesta di chiudere definitivamente il progetto con il rigetto definitivo dello stesso. Contestualmente, si chiederà alle autorità competenti di eliminare il sito di San Benedetto dalla lista dei siti suscettibili di ospitare impianti di stoccaggio di gas e Co2. Infine, si dovrà coinvolgere nella richiesta ufficiale anche i comuni interessati nella procedura, tra cui appunto Monteprandone, Colonnella e Martinsicuro, così come l’organo di governo regionale, nonché i parlamentari e senatori del Piceno e delle Marche. L’eliminazione di San Benedetto dalla lista dei siti papabili servirebbe a scongiurare ulteriori problemi, come notato dal capogruppo dei Verdi Paolo Canducci, che deriverebbero da eventuali nuove richieste di Via da parte di altre società. Dal canto suo, il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Traini ha chiesto che nella mozione venga considerato anche l’evento sismico del 9 novembre.

"Intendiamo mettere una pietra tombale sulla questione – ha detto il presidente di Ambiente e Salute Alfredo Vitali – chiedendo al Ministero competente che San Benedetto sia tolta dai siti che possono ospitare impianti di stoccaggio del gas. Dopo gli eventi di oggi, con questo terremoto al largo di Fano di magnitudo 6, la vicenda diventa di ancor maggiore interesse". "Il pericolo sismico che si è recentemente palesato è situato alla stessa profondità del giacimento – ha aggiunto il vicepresidente Massimo Bartolozzi –. Disturbare la faglia sarebbe una follia".

Giuseppe Di Marco