Verranno celebrati questa mattina alle 10 nella chiesa di San Bartolomeo a Piagge, i funerali di Rodolfo Bruni, il popolarissimo ‘Lolò’ titolare della merceria più conosciuta della città. Lolò se ne è andato a 95 anni dopo aver scritto pagine di storia della città con i suoi aneddoti, le sue battute e quella incredibile ironia che lo ha reso uno dei personaggi più amati e stimati. Recentemente anche il sindaco Marco Fioravanti era andato a far visita al suo negozio, un vero bazar dove si trova di tutto e aveva consegnato al titolare una targa per gli oltre 60 anni di attività. "Ci ha purtroppo lasciati Rodolfo Bruni – ha scritto ieri il primo cittadino sui social – pietra miliare della nostra città. Commerciante lungimirante, grande tifoso bianconero, personaggio tra i più amati di Ascoli. Uomo straordinario, di altri tempi. Ciao Lolò". La ‘Bottega di Lolò’ a li Callare è tuttora la meta preferita per chiunque voglia acquistare qualcosa che difficilmente può trovare in altre attività. Se Lolò non ce l’ha, quell’articolo non esiste in commercio e questo requisito è stato alla base del successo della sua Bottega. "Ciò che non si vede ci può essere", questo è lo slogan dell’attività di Lolò, nata il 7 gennaio del 1961 come cartoleria, nel piccolo locale all’angolo con via Tranquilli, e poi trasferita nella posizione attuale nella Piazza delle Caldaie, nel 1972. Nel frattempo si erano aggiunte altre categorie merceologiche: filati, lane e passamanerie, tutto per la sartoria, quindi biancheria intima, alcuni capi di abbigliamento, articoli di profumeria e tanto altro ancora.
Ma Lolò non era solo uno straordinario commerciante. Era anche un grandissimo tifoso dell’Ascoli e anche recentemente, nonostante l’età avanzata, partecipava alle trasmissioni televisive con il suo contributo sempre pungente e mai banale, frutto di esperienza ma anche di grande conoscenza del calcio. La notizia della sua scomparsa è stata data attraverso un messaggio social dal figlio Enzo che assieme al fratello Franco ha preso in mano le redini dell’attività commerciale dove sono poi entrate a far parte anche le mogli Veronica e Maria Vittoria. "Gli ascolani veri, quelli nati e vissuti interamente (ed orgogliosamente) in questo luogo incantevole – ha scritto Enzo Bruni – stanno scomparendo. Di quelli ante guerra, che rappresentano la ‘memoria storica’ del nostro popolo, probabilmente è stato il più autentico e originale: fisicamente imperfetto (senza mai considerarsi tale) ma dotato di una personalità ‘strabordante’, ha caratterizzato la zona della città che lo ha visto protagonista per tutta la vita: Li Callare! Le Innumerevoli iniziative che ha promosso si ricordano continuamente: il Club Bar Caldaie (con le leggendarie trasferte in pullman per gli Stadi d’Italia), il circolo ricreativo, le serate da ballo del sabato sera, i veglioni di Capodanno, le indimenticabili feste dell’Ascoli Calcio, i raduni culinari de ’Chigghie de li Callare’ in cui ha tessuto la rete di amicizia con valori di appartenenza. Il commercio, di cui era ‘Maestro’, gli ha dato popolarità (e a noi con lui) e per questo ci sentiamo di ringraziare tutti". Il feretro composto dall’agenzia ‘La Funeraria’ di Monticelli’ partirà dalla Cappella della Resurrezione dell’Ospedale Mazzoni per dirigersi poi verso la chiesa di Piagge. Ai figli Franco ed Enzo, alle nuore Veronica e Maria Vittoria, ai nipoti Francesco, Paolo e Camilla, e ai parenti tutti giungano le condoglianze del Carlino. Ciao Lolò.
Valerio Rosa