
La ’Concola De. Co. di Cupra Marittima’, è realtà. E’ il frutto di un lungo lavoro di squadra che ha visto impegnati, insieme agli amministratori, la Pro Loco, la Cooperativa dei vongolari, il Museo Malacologico, l’Archeo club, AmoCupra che ha promosso l’iniziativa e l’associazione dei balneari ’CuprAmare’ con il presidente Pietro Aureli che ieri, nel suo chalet ’Il Gabbiano’ a nord di Cupra, ha ospitato la presentazione ufficiale del prodotto. Il vice sindaco Lucio Spina ha illustrato i due loghi, quello del Comune, relativo alla ’De.Co.’, aperta a chi vuole promuovere una peculiarità locale e il logo della ’Concola cuprense’ di denominazione comunale di origine. "Se ci lavoriamo seriamente si tratta di una grande opportunità per il nostro paese e per il territorio che sarà promosso in Italia e all’estero – ha affermato il vice sindaco Lucio Spina – La vongola pescata nel tratto davanti Cupra Marittima, delimitato dall’area 19.2, ha sempre dato esito ’verde’ nei rilievi eseguiti dagli organi competenti e per questo commestibile subito. Al logo De.Co. fa seguito anche la creazione di due piatti: Spaghetti alla Concola De.Co e il Cartoccio di vongola De.Co". Vi è anche un disciplinare per confezionare i due piatti e lo spiega Pietro Aureli che ha dato incarico di studiare e confezionare le due specialità agli chef Palestini e Pagliarini. "Sono ricette ‘copiate’ dal passato – spiega Pietro Aureli – che sono state rielaborate in questi ultimi mesi. Lo Spaghetto alla concola prevede, tra l’altro, che i gusci dei bivalvi vengano bolliti nel pomodoro fresco della salsa, come facevano le nostre antenate, mentre il Cartoccio, prevede che le Concole siano messe nell’involucro con prezzemolo, olio e pomodoro e poi infornate a 250 gradi per una decina di minuti. Da non dimenticare che l’altra nostra specialità è la polenta con le Concole". L’aspetto nutrizionale della Concola e dei piatti, è stato curato dalla nutrizionista Donatella Rodolissi, membro della Pro Loco. A seguire l’intera procedura per arrivare alla De.Co. è stato Noris Rocchi, di "Chi Mangia la foglia": "La Denominazione Comunale d’origine – ha spiegato Rocchi – può essere qualsiasi peculiarità che rappresenti un valore per il Comune, non necessariamente un prodotto alimentare. E’ un riconoscimento per le caratteristiche e per il rispetto istituzionale del territorio che coinvolge tutti". Ora l’aspetto della commercializzazione e spedizione della Concola spetta a Giovanni Palestini con tutto ciò che riguarda la ’vigilanza’ sul prodotto.
Marcello Iezzi