"Ho deciso che valuterò offerte alternative all’attuale lavoro perché non ravvedo condizioni soddisfacenti per rimanere". Questo il post apparso nella primissima mattinata di ieri a firma del dottor Salomone Di Saverio sul suo profilo Facebook. Inevitabile la ricerca di maggiori informazioni scatenatasi nelle ore successive, ma se il punto interrogativo rimane sul perché, il messaggio appare inequivocabile: presto, il ‘Madonna del Soccorso’ potrebbe avere la necessità di individuare un nuovo primario di Chirurgia. La questione, insomma, si è abbattuta sulla città con la forza di una bomba, anche perché il professor Di Saverio è a capo del reparto da oltre tre anni e i sambenedettesi vedono in lui un’ancora di salvezza per una sanità troppo spesso in difficoltà. Il medico, infatti, è unanimemente considerato un luminare nel campo della chirurgia gastrointestinale, del colon-retto e della laparoscopia. Classe 1975, originario di Colonnella, dal 2021 è direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia al ‘Madonna del Soccorso’, all’interno del quale ha raccolto con estrema professionalità la pesante eredità lasciata dal dottor Walter Siquini. Specializzatosi a Bologna nel 2008, ha lavorato in Sudafrica e nel Regno Unito, ha insegnato, svolto attività di ricerca e nel 2020 è stato anche primario all’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese.
L’anno dopo, appunto, il riavvicinamento al luogo d’origine. La sanità marchigiana, intanto, è andata incontro ad un radicale cambiamento, con la formazione della Aziende sanitarie territoriali in luogo delle precedenti Aree vaste. E a San Benedetto? Appena quattro mesi fa, l’Ast Picena ha dotato il nosocomio rivierasco di una nuova colonna laparoscopica, con la quale sono stati eseguiti, in 120 giorni, 101 interventi di chirurgia mini-invasiva. Peraltro la strumentazione (una colonna top di fascia della ditta Stryker) è stata la prima installata in Italia e lo stesso Di Saverio, appena pochi giorni fa, l’aveva definita "il prodotto più innovativo e tecnologicamente avanzato attualmente presente sul mercato".
Cosa sia cambiato in questo ristretto arco temporale non è ancora chiarissimo, ma se il primario dovesse decidere di lasciare il ‘Madonna del Soccorso’, le cause ( qualora siano riconducibili al luogo di lavoro ) dovrebbero essere motivo di analisi da parte del vertice sanitario, della regione e anche delle istituzioni locali, riguardo al modello di sviluppo che si intende adottare nelle Marche Sud. Il chirurgo era già finito al centro dell’attenzione cittadina per aver eseguito un’ecografia al fegato attraverso una delle incisioni laparoscopiche. Una tecnica innovativa, un’operazione che non era mai stata eseguita prima. Non senza un ecografo laparoscopico.
Giuseppe Di Marco