GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

La crisi impazza, via le deleghe a Capriotti

Spazzafumo attacca Ascoli: "Strascichi dopo il caso Ciip". Fioravanti replica: "All’amico Antonio dico di non vedere fantasmi"

Il sindaco Antonio Spazzafumo

Il sindaco Antonio Spazzafumo

Brucia, l’anello di fuoco che l’amministrazione Spazzafumo deve attraversare per arrivare indenne al termine del mandato. Un compito arduo, dopo la crisi nel consiglio del 26 e la mattina di ieri, che ha visto il sindaco Antonio Spazzafumo attaccare Ascoli per l’accaduto, poi San Benedetto Viva spiegare i motivi della defezione, e infine lo stesso sindaco revocare le deleghe di assessore e vicesindaco a Tonino Capriotti. "Se la candidatura che avevamo portato avanti – ha detto Spazzafumo, commentando il ‘caso’ Ciip – è stata inizialmente osteggiata da Ascoli e da Fermo, e alla fine accettata da entrambi i sindaci, è chiaro che la questione ha lasciato uno strascico che a qualcuno non è andato giù".

Parole adirate, che però rimbalzano su un Marco Fioravanti in versione muro di gomma: "Spazzafumo gode di tutto il mio rispetto e infatti, negli anni, abbiamo spesso collaborato. Non c’è mai stata alcuna volontà di intromissione da parte dell’amministrazione di Ascoli. Se non fossi stato contento per la Ciip non sarei andato su una lista unitaria. All’amico Antonio mi permetto di dare questo suggerimento: di non vedere fantasmi, perché non ce ne sono. Se poi si vuole alimentare lo scontro perché ci sono ambizioni alle regionali è tutto un altro discorso". Sì, perché in mattinata era circolata anche la notizia che vedeva Spazzafumo fra i nomi presi in esame dal Pd per una candidatura a sostegno di Matteo Ricci. Voce smentita dallo stesso sindaco rivierasco: "E’ una fesseria – ha detto – Tempo fa mi venne fatta una proposta per la candidatura alle regionali, sia da destra che da sinistra, e ho detto di no a tutti perché volevo completare il mio progetto per San Benedetto". Intanto, sempre in mattinata, Viva San Benedetto ha elencato i motivi per l’assenza in consiglio: fra questi figurano gli eventi estivi, la destinazione dell’avanzo, il caso ProMarche sfociato in un nuovo ricorso in Consiglio di Stato.

Poco spazio viene dedicato alla Ciip: "Pur esprimendo la nostra opinione – si legge nella nota – abbiamo accettato le scelte del sindaco, dando la piena ed incondizionata disponibilità di essere inseriti nella lista a sostegno del candidato da lui scelto". Alla fine, però, la crisi è stata definitivamente aperta: Spazzafumo ha infatti tolto le deleghe di assessore al suo numero due, espressione di Viva San Benedetto, per non essersi dissociato dalla posizione di Mancaniello e De Ascaniis. Scelta che, si legge nel decreto di revoca, "ha fatto venir meno la fiducia del sottoscritto sindaco nell’assessore e vicesindaco Capriotti".

Giuseppe Di Marco