
La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la regione Marche, presieduta dal giudice Valter Camillo Del Rosario si è pronunciata nel giudizio di responsabilità promosso dalla Procura Regionale della Corte dei Conti il 10 febbraio 2023, nell’ambito di una vicenda che riguarda l’azienda agricola Apominex di Ripatransone. Il giudizio ha riguardato in particolare Giovanni Sgattoni di San Benedetto in qualità di socio, amministratore di diritto e rappresentante legale della stessa società fino al luglio 2005 nonché di amministratore di fatto e socio della medesima società nel periodo successivo, non costituito in giudizio; la sorella Eugenia Sgattoni di Grottammare, socia nonché amministratore di diritto e rappresentante legale della Apominex dal 2 luglio 2005 al 30 gennaio 2006 e di amministratore di fatto nonché socia della medesima società; Mihai Motoi, rumeno residente a San Benedetto, in qualità di amministratore di diritto e rappresentante legale della società Apominex s.r.l. dal 2006.
La Procura Regionale li ha citati al fine di ottenerne la condanna, in solido tra loro, al risarcimento dei danni causati a Agricoltura (Agea). Lo scorso 15 settembre la Corte dei Conti ha condannato i fratelli Sgattoni e Mihai al pagamento in favore di Agea, col vincolo della solidarietà, di 1.183.765 euro. In particolare, tramite la società Apominex, i tre avrebbero presentato domande di finanziamento contenenti una falsa rappresentazione della realtà ed allegando fatture passive per operazioni inesistenti, emesse dalla Ambra srl. (società riconducibile ai medesimi soggetti operanti nella Apominex ), ottenendo illecitamente, da parte della Regione Marche Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca Struttura Decentrata di Ascoli, di vari contributi pubblici, per la ristrutturazione di vigneti e per colture biologiche. Soldi che, una volta percepiti indebitamente, sarebbero stati distratti mediante accreditamenti in libretti di risparmio eo conti correnti bancari personali, riconducibili agli stessi Giovanni e Eugenia Sgattoni ed impiegati per scopi privati.
Nel 2015 il tribunale di Fermo aveva condannato Giovanni Sgattoni a un anno e otto mesi per truffa aggravata. Nel 2017 era stata invece emessa una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per Eugenia Sgattoni, Mihai Motoi e Paolo Gregorio Pallotta. A luglio 2017 l’Agea aveva stimato un danno erariale di 1.446.888 euro.