La funivia a Monte Piselli Rebus sul nuovo progetto

La scelta del Cotuge non convince: si preferirebbe la cabinovia a 10 posti

La funivia a Monte Piselli  Rebus sul nuovo progetto

La funivia a Monte Piselli Rebus sul nuovo progetto

Prende forma la nuova funivia che andrà a collegare San Giacomo a Monte Piselli. Un’opera attesa da quasi 40 anni. Nel corso del cda del Cotuge (Consorzio turistico Monti Gemelli), andato in scena lo scorso 22 maggio, sono state analizzate le varie soluzioni praticabili per dare il via libera a progettazione e realizzazione del nuovo impianto. Saranno 12 i milioni di euro disponibili. Due filoni di finanziamento ottenuti attraverso i 5 del Cis area sisma 2016, ai quali si aggiungeranno i 7 del programma straordinario di rigenerazione urbana connessa al sisma. L’affidamento della progettazione avverrà entro il prossimo 30 luglio. Sono state 4 le proposte avanzate, tutte dallo stesso studio Alve Vie srl. La strada percorribile individuata dal Cotuge sembra essere quella di una seggiovia ad ammorsamento automatico per la tratta da San Giacomo alle Tre Caciare e di una seconda seggiovia ad ammorsamento fisso dalle Tre Caciare a Monte Piselli. Un impianto in due tronconi comporterebbe costi più alti prima, ma con enormi benefici futuri. La soluzione individuata dal Cotuge non sembra aver convinto chi poi sarà chiamato a gestire la struttura. Varie infatti le problematiche da affrontare. Innanzitutto il doppio troncone comporterebbe 4 stazioni, anziché 2, con l’impiego del doppio dei dipendenti, una doppia fornitura di energia elettrica e taglierebbe fuori determinate categorie di utenti come anziani, bambini e disabili. "Abbiamo aspettato quest’opera da 40 anni – spiega Dario D’Agostino della Remigio Group –, adesso si deve fare la scelta giusta. Serve una struttura economicamente sostenibile. Per i gestori dell’impianto sarà fondamentale poter abbracciare le varie categorie di utenti e mi riferisco a pedoni, bambini delle scuole, chi va in bici e chi ama sciare. Se invece a causa delle caratteristiche dell’impianto, qualche categoria sarebbe tagliata fuori dall’utilizzo, poi nel momento in cui la struttura non sarà più gestibile, vuol dire che la riconsegneremo al consorzio. Si dovrebbe ripristinare anche il campo scuola e aggiungere il rifugio a Monte Piselli. La stessa strada che porta a Tre Caciare potrebbe ad esempio diventare una pista". Una decisione molto delicata e fondamentale per il rilancio del territorio: vietato sbagliare.

Massimiliano Mariotti