La giornalista russa in tv contro le bombe di Putin La potenza di un’immagine che diventa virale

Vivere nel nostro tempo significa avere accesso in diretta a quello che accade nel mondo

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Ci siamo mai chiesti in questo periodo, com’è non sapere? La nostra costituzione (articoli 19 e 30) recita così: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione… diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo". Vivere nel nostro tempo, avere accesso ai social media, significa sapere in tempo reale cosa accade dall’altra parte del mondo e poter condividerlo con chiunque vogliamo. Eppure, non tutti sono liberi di farlo. In questi giorni la notizia di una giornalista russa, che ha mostrato in diretta Tv il suo messaggio pacifista, ha fatto il giro del mondo perché è diventata simbolo della necessità di ogni uomo di comunicare. Uno dei difetti del web, però, è l’essere il maestro in una società dominata dalla fretta e dal consumismo. Spesso questa condivisione istantanea di tutto ciò che ci interessa ci fa passare da una storia all’altra, dimenticandoci in fretta di cosa è successo e di chi è coinvolto, come se ci resettassimo. I social possono avvantaggiare e danneggiare allo stesso tempo lo sviluppo delle opinioni e delle conoscenze degli uomini, che sono continuamente in bilico tra superficialità e riflessività. Ma mai come oggi, alla luce degli ultimi avvenimenti, una frase deve essere condivisa: "Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo".

Maria Cittadini Bellini

Classe IIA media Villa Pigna