"La libertà che ci è stata donata va difesa"

Il sindaco Spazzafumo celebra la festa della Liberazione: "Grazie alle donne e agli uomini che hanno lottato"

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Prima Festa della Liberazione del sindaco Spazzafumo. Il sindaco, insediatosi lo scorso autunno, celebra il 25 Aprile ringraziando quanti hanno donato la propria vita per dare un futuro all’Italia e quanti altri lo stanno facendo, in questi giorni, per assicurare un presente all’Ucraina. Il primo cittadino ha presieduto alla celebrazione alla presenza delle massime autorità civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche del territorio, deponendo corone al Monumento ai Caduti nella Grande Guerra, al Monumento ai Caduti per la Libertà in onore di tutti coloro che hanno dato la vita per la liberazione dal dominio nazifascista e, infine, al Monumento ai Caduti nella sede dell’Associazione Marinai d’Italia. Le autorità hanno dunque sfilato per le vie del centro, accompagnati dalle note di ‘Bella ciao’ eseguita dalla banda cittadina. Prima di ringraziare e salutare i partecipanti, Spazzafumo ha voluto condividere una riflessione sull’importanza della festa per il nostro Paese e non solo: "Il mio ringraziamento – ha dichiarato il sindaco – va alle donne e agli uomini che lottarono affinché potesse esistere un futuro migliore rispetto al loro presente. La gratitudine verso quella Resistenza non è patrimonio di una fazione ma patrimonio dell’intera Nazione, è il nostro omaggio senza retorica che deve uscire fuori ogni giorno, che ci ricorda di amare e difendere le istituzioni, di unirci e di farci forza a vicenda per recuperare quel sentimento di solidarietà e speranza. Tutti noi, insieme, dobbiamo lavorare per migliorare questo nostro grande Paese, guardando al di là delle contrapposizioni e delle diatribe ideologiche. Quel futuro che i nostri padri sognavano, fatto di democrazia e libertà, è il nostro e la nostra riconoscenza deve essere trasmessa ai nostri ragazzi, ancor di più oggi che molti dei testimoni oculari di quegli anni ci stanno abbandonando. La libertà che ci è stata donata oltre settant’anni fa va difesa, protetta da ogni forma che voglia imprigionarla o impedirla: impariamo ad esserne riconoscenti ogni giorno e di non abusarne a discapito della comunità in cui viviamo. Viva la libertà, viva la pace e buon 25 Aprile a tutti".