
‘La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi’ compie ventisei anni, ma non smette di crescere e di cambiare forma....
‘La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi’ compie ventisei anni, ma non smette di crescere e di cambiare forma. Anche quest’anno, la rassegna torna a stupire il pubblico ascolano e a svelarci i retroscena è proprio la sua creatrice: "Sin dalla prima edizione ho cercato di creare un festival che facesse dialogare le arti tra loro – racconta Elisabetta Sgarbi –. Anche nella personalità di uno stesso artista ho cercato di valorizzare passioni più laterali: la pittura o la scrittura in un regista o in un musicista, o la fotografia in uno scrittore. Il rapporto inizia con le Marche, all’indomani del terremoto, quando andammo in una Camerino molto danneggiata nel 2017. Dall’anno dopo, grazie alla mediazione di Francesca Filauri, Ascoli è diventata una capitale per la Milanesiana".
Ogni edizione ha un tema portante. Quest’anno è ‘Intelligenza’: come lo ha declinato?
"Lo ha suggerito Massimo Cacciari e l’ho accolto con piacere, affinché gli oltre 200 artisti ospiti lo declinassero a modo loro: l’intelligenza umana, della natura e, ovviamente, artificiale".
Perché affiancare nomi così diversi?
"Quando si va in una città importante come Ascoli, in un teatro come il Ventidio, bisogna considerare la varietà del pubblico. Ho pensato a un programma che avesse spettacolo, energia, umorismo, ma anche riflessione. Rita Pavone farà un concerto potente come lei, ma parlerà anche del suo libro dedicato alle donne; credo che abbia sempre anticipato il futuro. I Terconauti e Cristina Dona’ faranno qualcosa di irripetibile e parleranno anche di autismo, tema con cui è giusto confrontarsi. Poretti farà uno spettacolo sull’anima pieno di umorismo, ma anche di grande profondità".
Il 4 luglio la proiezione del suo film ‘L’isola degli idealisti’. Che tipo di sfida ha rappresentato?
"La sfida più apparente è un editore, che inizia a ripubblicare l’intera opera di Giorgio Scerbanenco, oltre 100 romanzi e mille racconti, proprio dall’Isola degli Idealisti, nel 2018. E poi ci fa un film, corale come il romanzo, con attori di straordinaria bravura. E a Ascoli porteremo romanzo e film, un omaggio alla grande letteratura e al padre del noir italiano.
Spesso si parla di ‘crisi del pubblico’, ma Milanesiana cresce.
"In realtà c’è una crescente attenzione per gli eventi ‘irripetibili’. Soffrono i luoghi del ripetersi, che io amo molto, come i cinema e le librerie. Siamo in un periodo complesso: la Milanesiana cresce per un rapporto di fiducia con il pubblico e forse viene premiata la cura maniacale con cui seguiamo ogni serata".
C’è un sogno che vorrebbe realizzare nei prossimi anni?
"Sono una sognatrice compulsiva e ho un sacco di desideri che vorrei soddisfare".
Valeria Eufemia