La nuova direttrice dell’Ast Natalini "Pronta per il mio nuovo incarico"

Emiliana, classe 1967, arriverà il 17 luglio: "Non mi aspettavo la proposta di Ascoli ma voglio mettermi in gioco"

La nuova direttrice dell’Ast Natalini  "Pronta per il mio nuovo incarico"

La nuova direttrice dell’Ast Natalini "Pronta per il mio nuovo incarico"

Assumerà l’incarico il prossimo 17 luglio la neo direttrice generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini. Nel frattempo, da oggi e fino al prossimo 16 luglio, l’Ast di Ascoli sarà guidata da un commissario straordinario, nella fattispecie Maria Capalbo (direttrice dell’Inrca) che raccoglie il testimone dal fermano Roberto Grinta che, a sua volta, lo aveva raccolto da Vania Carignani. Un incarico impegnativo, soprattutto a causa dei tantissimi problemi, dagli organici ai tempi di vestizione, che oramai da anni i sindacati lamentano per la sanità del Piceno.

Modenese classe 1967, Nicoletta Natalini, direttrice sanitaria prima a Ferrara dal 2018 al 2020 e poi a Reggio Emilia dal 2020 a oggi, è stata nominata martedì dalla giunta regionale delle Marche. Una nomina che lei ammette essere stata inaspettata, ma che ha accettato con entusiasmo.

Dottoressa Natalini, come ha accolto la sua nomina a diretttrice generale dell’Ast di Ascoli?

"Lo ritengo un graditissimo riconoscimento della mia competenza professionale, ma è stata totalmente inaspettata. Ho fatto il colloquio per entrare nell’elenco dei direttori generali della regione Marche, che confina con l’Emilia Romagna dove abito, il 5 maggio con nessuna aspettativa".

Una bella sorpresa?

"Non ho esperienza di direzione generale, ma era per me un mettersi in gioco in modo completamente nuovo. Se su novanta domande arrivate per fare la selezione e 67 colloqui, sono stata tra i 30 inseriti nell’elenco dei direttori si vede che qualcosa rispetto ad altri la commissione ha visto in me. La voglia di fare il direttore generale c’è, mi sono preparata per questo".

Che ne pensa del venire nel Piceno?

"Ascoli non era una delle mete che mi potessi aspettare, e comunque, ripeto, non mi aspettavo niente. Non essendo conosciuta da nessuno pensavo che la scelta della giunta sarebbe ricaduta su altri professionisti di cui conoscevano già la competenza perché operatori all’interno della regione. Ieri (martedì ndr) mi è arrivata la telefonata di proposta, mi hanno dato pochissimo tempo per decidere ed io mi sono buttata e ho deciso di sì".

Arriverà il 17 luglio…

"Sì, avevo bisogno di sistemare delle cose mie e prima non riuscivo. Ci sono problemi logistici che devo superare, tra cui, non ultimo, l’organizzazione della mia famiglia. Ho figli e una distanza di 300 chilometri comporta un’organizzazione diversa".

Conosce la sanità marchigiana?

"La conosco, ma non nel dettaglio. Ho colleghi che provengono da lì e su tante cose ci siamo confrontati, sulla differenza organizzativa tra le Marche e l’Emilia Romagna. E comunque imparerò leggendo i documenti di riferimento e con i professionisti che ci sono, oltre che con le indicazioni regionali naturalmente".

All’Ast di Ascoli ci sono un po’ di tensioni sindacali, ne era a conoscenza?

"Sono sul tavolo sindacale, per il lavoro che faccio ora, della dirigenza medica e della medicina generale. Un minimo di abitudine a trattare con i sindacati c’è, è un ambito nel quale già mi cimento".

Lorenza Cappelli