La nuova sezione romana al museo archeologico

Taglio del nastro ieri pomeriggio grazie al progetto coordinato da Gallo e Cingolani. ll nuovo soprintendente Issini: "Cercheremo di essere all’altezza"

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Taglio del nastro, ieri pomeriggio, al museo archeologico statale di Ascoli della nuova sezione romana. Chiusa dal 2018, la sezione è stata riaperta grazie al progetto di riallestimento coordinato da Luigi Gallo, a capo della direzione regionale musei Marche, con la direzione scientifica di Sofia Cingolani, funzionario archeologo e direttrice del museo. Il percorso dedicato all’età romana, che presenta tre contesti di scavo recentissimi, si ricollega a quello della sezione picena con l’obiettivo di raccontare ai visitatori come la città e il territorio, caratterizzati dalla forte realtà identitaria del popolo piceno, siano progressivamente mutati con l’arrivo dei romani e a seguito delle vicende che hanno condotto alla nascita dell’Asculum imperiale. A fare gli onori di casa, ieri, la direttrice Sofia Cingolani che, dopo la presentazione della nuova sezione, alla quale hanno preso parte il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, l’assessore regionale alla cultura, Giorgia Latini, la dirigente beni e attività culturali della Regione, Daniela Tisi, il Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, Giovanni Issini, il funzionario archeologo Sabap sud, Paola Mazzieri, e lo stesso Gallo, ha guidato alla scoperta del nuovo percorso romano.

"Quando sono arrivata al museo di Ascoli – dice la Cingolani – ho iniziato a fare progetti piuttosto ambiziosi. Ho cominciato a lavorare attorno a quelle che erano le emergenze da sanare. Ho iniziato a pensare a come il museo potesse entrare in rapporto con il mondo esterno, con la città e i suoi visitatori. Era necessario, dunque, ripensare profondamente l’immagine globale del museo. Si tratta di un primo traguardo importante, nell’ambito di un programma pluriennale volto a restituire al pubblico percorsi e zone chiuse da tempo e, in generale, al rinnovamento del museo e della sua identità".

Fondamentale, nella creazione del percorso, la collaborazione con la Soprintendenza Marche sud. "Si sono potuti esporre per la prima volta – dice Gallo – reperti da contesti di fondamentale importanza per la ricostruzione delle fasi più antiche della città, rinvenuti nel corso delle attività di tutela della Sabap sul territorio". "Un lavoro, questo, che va sicuramente apprezzato perché non è semplice riuscire a restituire una sezione come questa – dice il nuovo Soprintendente Marche sud, Giovanni Issini –. Ringrazio per l’accoglienza che ho ricevuto ad Ascoli, fa capire che non era una bandierina da mettere questa Soprintendenza, ma un bisogno del territorio a cui è stata data una risposta. Quindi cercheremo di essere all’altezza".

Lorenza Cappelli