La piscina resta ancora un rebus Cogese e Pool Nuoto: "Servono date"

"Speravamo di avere un rapporto più costruttivo con la nuova amministrazione"

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Effetto boomerang. Dopo aver passato buona parte della propria campagna elettorale ad attaccare Pasqualino Piunti sulla piscina comunale, è l’attuale maggioranza a rischiare di farsi male sulla questione: l’impianto natatorio, notoriamente in fase di ristrutturazione, dovrebbe essere riaperto, secondo l’amministrazione comunale, in autunno. Un’indicazione quantomeno generica, sulla quale si gioca il futuro delle società che lavorano alla piscina ‘Gregori’. "Speravamo di avere un rapporto più costruttivo con la nuova amministrazione – dice Fabio Eleuteri, presidente della Cogese – In tutti gli incontri abbiamo manifestato una certa difficoltà e la nostra delusione per il fatto che non sappiamo ancora niente. A maggio abbiamo sollecitato l’ultima riunione, ma da allora non c’è stata alcuna novità. Abbiamo saputo che la piscina riapre in autunno, ma non sappiamo quando: il 22 settembre o il 20 dicembre? Ribadiamo l’importanza di avere una data, anche perché, come da appalto, i lavori dovrebbero essere completati entro agosto. Rischiamo di vedere compromessa la quarta stagione consecutiva e quindi si prospetta, in altre parole, la distruzione di quanto si è costruito in questi anni. Dal marzo 2020 noi non abbiamo operato più in piscina. A maggio sono anche finiti i ristori previsti dall’amministrazione Piunti".

I referenti delle società si dicono sconcertati per i problemi emersi in corso d’intervento: questioni tecniche e di approvvigionamento dei materiali, di cui gli uffici avrebbero potuto render conto da tempo. "Leggiamo che i ritardi sono dovuti all’operazione di smontaggio del tetto, ma facciamo notare che l’iniziativa è iniziata a settembre – afferma Andrea Benedetti, vicepresidente di Pool Nuoto – Cosa è stato fatto in tutti questi mesi? Inoltre tali problemi non sono stati evidenziati dalla perizia dell’anno scorso, ma in corso d’opera". Cogese e Pool Nuoto, data la situazione, sono stati costretti a subire un tremendo calo degli iscritti. "Nel giro di un anno l’attività agonistica è crollata" conclude Benedetti.

Giuseppe Di Marco