MARCELLO IEZZI
Cronaca

La polemica a Grottammare: "Area protetta? Un miraggio"

Attacco di Sprecacè e risposta del Comune: "Progetto in linea con l’Ue"

Il consigliere Marco Sprecacé

Il consigliere Marco Sprecacé

Il consigliere di minoranza al comune di Grottammare Marco Sprecacè di ‘Grottammare c’è’, con una interrogazione sul ‘Parco Marino del Piceno’ attacca duramente l’amministrazione comunale. "Quella che doveva essere un’opportunità di sviluppo e tutela per l’intero Piceno si sta rivelando l’ennesima dimostrazione dell’inconsistenza amministrativa del comune di Grottammare. Il tanto decantato Parco Marino del Piceno è, di fatto, un’illusione, un progetto arenato e ristretto a iniziative isolate e di scarsa rilevanza, che non coinvolgono in maniera efficace il territorio circostante. Anziché promuovere una visione ampia e sinergica, l’Amministrazione si è limitata a sterili eventi di sensibilizzazione che sanno più di vetrina che di reale impegno. Da anni si parla di un’Area Marina Protetta per la costa picena, un’ambizione nata con la visione di un’area che avrebbe dovuto estendersi dall’Abruzzo a Porto San Giorgio, in un’ottica di valorizzazione ecologica e sviluppo sostenibile. La realtà è ben diversa: l’iter è in un preoccupante stato di stallo, se non di vera e propria paralisi". Sprecacè, dopo aver ricordato che il comune di Cupra si defilato dal progetto aggiunge: "Gli altri Comuni costieri come Pedaso, Massignano, Campofilone e Altidona? Assenti, marginali, probabilmente disinteressati. La grande visione si è ridotta a un isolamento imbarazzante per Grottammare, che predica bene ma razzola malissimo, dimostrando una totale incapacità di coordinare e stimolare la collaborazione territoriale. Come si può pensare di creare un parco marino senza il consenso e l’impegno di tutti?". L’argomento sarà sviscerato lunedì in Consiglio, ma intanto l’assessore all’ambiente Alessandra Biocca qualche anticipazione su quella che sarà la risposta ce l’ha rilasciata. "Il progetto è in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea e recepiti dal Governo italiano che prevedono di estendere la protezione degli habitat marini sino al 30% della loro superficie totale. È pertanto sostenuto fortemente dall’amministrazione che in sintonia con quella di San Benedetto ha recentemente formulato una nuova proposta di perimetrazione tesa a conciliare e rendere al massimo compatibile la protezione della biodiversità con le attività di pesca professionale. Una proposta condivisa con un tavolo scientifico composto da docenti delle università marchigiane e ricercatori del CNR di Ancona, attualmente assegnata dal Ministero per l’Ambiente all’ Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per la relativa istruttoria.

ma. ie.