"Ad oggi contiamo un totale di 360 nuove cartelle all’anno, vale a dire un nuovo paziente al giorno" commenta Tiziana Antonucci, presidente della sezione Aied ascolana, parlando dell’attività dell’associazione.
Presidente, com’è la vostra situazione?
"Siamo in crescita, abbiamo una media di 2.500 prestazioni annue. E le new entry non mancano. Anche gli uomini fanno parte del meccanismo, si rivolgono a noi soprattutto per le ecografie. E ai numeri dobbiamo aggiungere le consulenze e le adolescenti, o le mamme con le figlie, per le quali non sempre si inizia a tracciare una cartella vera e propria. Dall’apertura ad oggi abbiamo assistito in 50 anni più di 40mila persone, 7mila uomini. Insomma ci siamo".
Come si sostiene l’Aied?
"Viviamo solo grazie alle prestazioni, per questo motivo un aumento così elevato dei costi comincia ad essere problematico. Però non abbiamo finanziamenti oo fondi di altro genere, da quest’anno siamo parte della Bottega del Terzo settore".
Facendo un passo indietro, com’è nata la sezione ascolana?
"Figlia della fruttuosa e incompiuta rivoluzione femminista del Novecento, la sezione Aied di Ascoli si costituisce il 10 aprile del 1974,nella prima sede storica di via dei Sabini. Nasce dall’esigenza sempre più chiara di affermare e difendere i diritti delle donne nel quadro di una educazione laica alla procreazione. Tra gli scopi c’era anche l’abolizione della legge che vedeva l’aborto come un reato contro la stirpe e la razza. Da lì ne abbiamo fatta di strada grazie a Pinetta Teodori, che è stata la guida e il faro di tutti e tutte noi. Quando se ne è prematuramente andata ci ha lasciato un grande vuoto, e per la paura di non essere all’altezza abbiamo quasi fatto ’troppo’. Tantissime attività, eventi innovativi, idee curiose e sicuramente che portavano alla riflessione sulla procreazione, sulla sicurezza dei rapporti, sull’aborto e sulle gravidanze. Ora è difficile riuscire a concrentrarsi in così tante attività ma ci proviamo".
Perché è difficile?
"Principalmente ci manca la forza dei giovani, e per questo invitiamo chiunque voglia dare una mano, impegnarsi nel sociale, a farsi avanti e proporsi, noi li aspettiamo".
Parlando dell’evento di domani, a chi è rivolto?
"E’ una vera e propria chiacchierata tra amici. Ci saranno video, interventi, ricordi. Alla fine ci sarà un aperitivo. L’invito per conoscere la nostra realtà e Pinetta è rivolto a chiunque voglia, specialmente ai giovani e alle giovani".
o.fi.