Sempre meno, più vecchi e con più immigrati. E’ come l’Istat vede Ascoli nel 2043 in base alle previsioni demografiche comunali recentemente pubblicate sul proprio sito. Ebbene, secondo l’istituto di statistica, tra 20 anni il capoluogo piceno sarà poco oltre i 38mila residenti, precisamente 38.192. Si allargherà ulteriormente la forbice con San Benedetto, visto che la città rivierasca è pronosticata a 46.799, perfettamente in linea con la popolazione attuale. Insomma, il futuro delle cento torri non appare roseo, anche se ovviamente sono numeri da prendere con le molle. Il campanello d’allarme però resta. "Le previsioni demografiche hanno lo scopo di tracciare il probabile futuro di una popolazione in termini di dimensione totale e di componenti strutturali – come si legge nel sito dell’Istat –. Questo genere di prodotto trova impiego tra i policy-maker sia come strumento di conoscenza per valutare le tendenze dell’invecchiamento della popolazione, sia come fonte per sviluppare ulteriori modelli previsivi. Gli usi possibili delle previsioni sono infatti molteplici e variano dal campo della programmazione sanitaria a quella previdenziale, dallo studio del fabbisogno urbanistico a quello energetico-ambientale, dall’organizzazione delle strutture scolastiche alla rete dei trasporti. Con il progetto ’Previsioni demografiche’, compreso nel Programma statistico nazionale l’Istat risponde da oltre trent’anni a questo genere di esigenze, con una cadenza che se in passato risultava periodica (ogni tre-cinque anni) dal 2017 è divenuta annuale".
Gli output di previsione sono resi disponibili in tre modalità: popolazione per sesso e classi quinquennali di età, componenti del bilancio demografico e principali indicatori demografici. Restando ad Ascoli, secondo l’Istat nel 2043 la fascia di popolazione più numerosa sarà quella tra i 75 e i 79 anni di età (3.353) mentre saranno appena 1.064 i bambini dagli 0 ai 4 anni. Su 38mila residenti totali, ben 15mila saranno over 65. Secondo le previsioni la situazione sarà simile in quasi tutta la provincia, con gli abitanti del Piceno che scenderanno a quota 184.285 dagli attuali 200.637. Crescerà ancora la zona costiera: Grottammare è pronosticata oltre i 16mila residenti (ora ne sono 15.889) e Monteprandone arriverà a 13.653 contro gli attuali 13.063.
Insomma, se è difficile rispondere alla domanda ’Dove ti vedi tra 20 anni’, l’Istat prova a farlo, almeno per quel che riguarda gli indicatori demografici. "I Comuni considerati nello studio – si legge ancora nel sito – sono 7.901, ossia quelli esistenti al 1° gennaio 2023. Le ipotesi evolutive riguardo alla fecondità, alla sopravvivenza e alla migratorietà nei diversi Comuni sono derivate dalle previsioni regionali, secondo un approccio di ridistribuzione dall’alto verso il basso. I risultati finali delle previsioni comunali collimano quindi con quelli regionali". Non resta che aspettare.
Flavio Nardini