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La processione del Venerdì Santo Commozione nelle strade di Offida

La cerimonia è tornata dopo due anni di stop causa pandemia

Dopo due anni di fermo a causa della pandemia, è tornata tra le strade di Offida, regalando profonda commozione, la processione del Venerdì santo. Per gli offidani dopo la visita ai sepolcri di giovedì santo, nel corso della settimana di Passione, alcuni momenti invitano al raccoglimento e alla preghiera. Nella giornata del Venerdì Santo le cerimonie assumono una particolare nota di suggestività e tutti coloro che vi partecipano difficilmente riescono a trattenere la commozione perché vengono dominati da un profondo senso di religiosità e di pace. La suggestiva processione del Cristo Morto in Offida ha origini antiche. Tutto ha inizio dalla fondazione della Confraternita dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria nel 1770, per iniziativa di alcuni benemeriti locali intenzionati a rafforzare la devozione. Il grande carro con baldacchino che trasporta Cristo per le vie della cittadina è opera di artigiani locali dal 1870. Come da tradizione nel tardo pomeriggio, dalla chiesa dell’ Addolorata, inizia la solenne processione col simulacro del Cristo morto. Dietro la gigantesca Croce nuda, portata da un membro della Confraterità dell’ Addolorata, sfilano gli stendardi dove sono raffigurati i simboli della Passione: il gallo, il velo della Veronica, la corona di spine, i chiodi, il martello, la colonna della flagellazione e le vesti di Gesù. Questi simboli precedono l’artistico Carro della bara adorno di velluto e fregi argentati.

m.g.l.